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Cassazione: la non corretta deduzione dei vizi in tema di licenziamento irrogato in esito alla procedura di mobilità collettiva comporta il rigetto del ricorso


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La Cassazione, Sezione lavoro, nella sentenza n. 6888 del 20.03.2018 si è occupata del corretto modo di portare all’attenzione della Corte questioni attinenti all'applicazione dei criteri di scelta dei lavoratori in caso di licenziamento collettivo.

Il fatto affrontato

La ricorrente - licenziata in esito ad una procedura di mobilità collettiva, per soppressione del ruolo di controllo di gestione alla stessa affidato – si rivolgeva alla Corte di Cassazione al fine di ottenere la riforma della sentenza d’Appello che rigettava la domanda in ordine alla dichiarazione di illegittimità del licenziamento alla stessa intimato.
La lavoratrice lamentava, innanzitutto, la violazione e falsa applicazione della l. n. 223/1991 per avere la datrice di lavoro non specificato e mal impiegato le modalità di applicazione dei criteri di selezione dei lavoratori a cui intimare il recesso.
Secondo la prestatrice, tale violazione avrebbe comportato l’impossibilità di individuare le ragioni giustificatrici della scelta di procedere al licenziamento della lavoratrice e non di altri dipendenti, nonché la mancata considerazione da parte del Giudice del gravame del fatto che la stessa fosse la dipendente, al momento del recesso, con la maggiore anzianità di servizio e il carico di famiglia più gravoso.

La sentenza

La Corte di Cassazione – dichiarando inammissibili i motivi dedotti da parte ricorrente – rigetta il ricorso proposto dalla lavoratrice.

I Giudici di legittimità, tra l’altro, asseriscono che il vizio lamentato deve essere dedotto indicando non solo la norma che si pretende essere stata violata ma, altresì, le argomentazioni in diritto contenute nella sentenza impugnata che si pongono in contrasto con la norma e con l’interpretazione fornita della stessa da giurisprudenza e dottrina, non essendo sufficiente una mera rilettura ed una differente valutazione del materiale probatorio acquisito in corso di causa.

A cura di Fieldfisher