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Appalti : Verifica costi manodopera necessaria quando si applica il CCNL indicato dall’ appaltatore ?


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La Stazione Appaltante deve specificare il CCNL di riferimento nel bando di gara o negli inviti, pur lasciando agli operatori economici la possibilità di proporre, nella propria offerta, un contratto collettivo diverso, a condizione che questo assicuri un livello di tutela equivalente per i lavoratori dipendenti. Inoltre ha l’obbligo di verificare (prima dell’aggiudicazione) la congruità del costo della manodopera rispetto ai minimi salariali previsti.

L’obbligo di verifica, sebbene finalizzato a garantire la tutela dei lavoratori, può difatti generare sovrapposizioni con altre procedure di controllo previste dal D.Lgs. 36/2023, aumentando il carico amministrativo per le stazioni appaltanti. Inoltre la necessità di verificare le varianti  proposte dagli operatori economici introduce elementi di discrezionalità nella valutazione della congruità dei costi della manodopera, con il rischio di contenziosi in caso di divergenze interpretative. 

Codice degli appalti : applicazione dei contratti collettivi tra vecchie e nuove incertezze.

Sul tema è quindi intervenuto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il parere n. 2993/2024, fornendo indicazioni operative sulla declinazione degli obblighi per le stazioni appaltanti previsti all’ art. 11 del D.Lgs. 36/2023 ( cd. principio di applicazione dei CCNL di settore ).

Il parere trae origine da una richiesta di chiarimenti presentata da una stazione appaltante in merito alla controversa procedura che porta alla verifica dei costi della manodopera.

Nello specifico è stato chiesto se :

  • è necessaria la verifica di congruità anche se l’ operatore economico adotta lo stesso CCNL dell’amministrazione con la stessa quantificazione. Se si quali sono le richieste specifiche che la Stazione appaltante deve formulare?
  • la verifica di congruità deve essere condotta anche nelle procedure di affidamento di lavori, considerando che, per i lavori pubblici l’art. 29 del D.L. 19/2024 (cd. Decreto PNRR-quater ) stabilisce al comma 10 che il Responsabile Unico di Progetto ( RUP ), prima di procedere al saldo finale dei lavori, è tenuto a verificare la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva e che l’art. 3 del D.M. 143/2021 prevede che la verifica della congruità della manodopera venga effettuata sulla base di indici minimi di congruità relativi alle singole categorie di lavori ?

In risposta ai quesiti ,il Ministero ha chiarito che qualora l’operatore economico primo in graduatoria adotti lo stesso CCNL indicato dalla Stazione appaltante nei documenti di gara e riporti lo stesso importo per i costi della manodopera stabilito dalla SA, la verifica di congruità è superflua. L’unica eccezione si verifica nel caso in cui l’operatore economico abbia proposto, nella propria offerta tecnica, varianti o migliorie che comportino un impiego aggiuntivo di manodopera.

Per quanto concerne il secondo quesito, nonostante il DL PNRR-quater abbia previsto nell’ambito dei lavori pubblici l’obbligo per il RUP di procedere con la verifica della congruità della manodopera prima del saldo finale dei lavori, la verifica di congruità deve essere effettuata anche prima dell’aggiudicazione per garantire la conformità ai minimi salariali del CCNL applicabile.

Il parere non risulta dirimente per le tante questioni che ruotano attorno al principio di applicazione dei contratti collettivi di settore. Limitatamente agli specifici quesiti, il parere del MIT non affronta in maniera esaustiva l’obbligo di verifica dei costi della manodopera per i subappaltatori, lasciando un vuoto normativo che necessita di ulteriori chiarimenti. Ulteriori interventi normativi e linee guida potranno contribuire a chiarire aspetti ancora controversi come il ruolo dei subappaltatori,  e la gestione delle offerte tecniche complesse dove la verifica dei costi della manodopera può tradursi in un eccessivo aggravio procedurale per le stazioni appaltanti e gli operatori economici. 

CCNL e costi della manodopera nella revisione del Codice degli appalti

a cura di WST Law & Tax