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Tribunale di Latina: la mancata valutazione dei rischi impedisce la sottoscrizione di contratti a termine


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Con la sentenza del 10.02.2022, il Tribunale di Latina afferma che il divieto di stipulare contratti di lavoro subordinato a termine per le imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori costituisce norma imperativa, la cui ratio è diretta alla più intensa protezione dei lavoratori rispetto ai quali la flessibilità d’impiego riduce la familiarità con l’ambiente e gli strumenti di lavoro.

Il fatto affrontato

La lavoratrice ricorre giudizialmente al fine di sentir accertata:
- la illegittimità della proroga intervenuta senza causa in data 31.12.2018;
- la illegittimità della pattuizione a termine per mancata valutazione dei rischi;
- il superamento del tetto di 24 mesi per la apposizione del termine previsto dal c.d. decreto dignità;
- la natura in frode alla legge della previsione del termine.

La sentenza

Il Tribunale rileva, preliminarmente, che l’obbligo di sicurezza verso i lavoratori con minor esperienza e familiarità verso l’ambiente di lavoro rappresenta una norma inderogabile ed imperativa.

Per la sentenza, in particolare, l’ordinamento esprime il proprio disvalore verso l’inosservanza degli adempimenti in tema di sicurezza vietando al datore di lavoro, che abbia omesso la valutazione dei rischi, di stipulare contratti di lavoro a termine.

Secondo il Giudice, incombe sul datore, che intenda sottrarsi alle conseguenze della violazione del divieto, l’onere di provare di aver assolto specificamente l’adempimento, con la valutazione dei rischi in epoca antecedente alla stipula del contratto a tempo determinato.

Su tali presupposti, il Tribunale di Latina accoglie il ricorso del lavoratore, anche a fronte del mancato assolvimento del predetto onere probatorio da parte della società.

A cura di Fieldfisher