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Cassazione: il lavoro domenicale va sempre compensato


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Con la sentenza n. 31712 del 10.12.2024, la Cassazione afferma che il lavoro domenicale, anche nell’ipotesi in cui il CCNL preveda solo il differimento del riposo settimanale in un giorno diverso, deve essere compensato per la sua particolare penosità.

Il fatto affrontato

I dipendenti ricorrono giudizialmente al fine di richiedere il pagamento delle maggiorazioni dovute per il lavoro prestato di domenica.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, sul presupposto che il CCNL applicato, prevedendo solo il riposo compensativo per i prestatori impiegati la domenica, non indennizzasse i sacrifici incidenti sulla serie di interessi umani e familiari compromessi dal lavoro domenicale.

La sentenza

La Cassazione - confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello - rileva che la traslazione del giorno di riposo non comporta alcun quid pluris in termini di vantaggio economico o di indennizzo di altra natura per il lavoratore occupato di domenica.

Secondo i Giudici di legittimità, invero, il dipendente che presta la propria attività nella giornata di domenica, ha diritto, anche nell'ipotesi di differimento del riposo settimanale in un giorno diverso, ad essere in ogni caso compensato per la particolare penosità della collocazione temporale del suo lavoro.

Per la sentenza, laddove detta maggiorazione non sia prevista dalla contrattazione collettiva, può essere determinata dal giudice e può consistere anche in benefici non necessariamente economici.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso della società, confermando il diritto dei dipendenti a vedersi riconosciuta la maggiorazione prevista dall’impugnata pronuncia di merito.

A cura di WST