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Whistleblowing: il Consiglio Europeo adotta la direttiva UE


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Il 7.10.2019 il Consiglio Europeo ha formalmente adottato la direttiva UE sul “ Whistleblowing “. A breve gli informatori che riferiranno di comportamenti scorretti avvenuti nei posti di lavoro ( whistlebower ) saranno tutelati.

Parlamento: Whistleblowing – Tutele per chi segnala reati o irregolarità sui luoghi di lavoro;
Whistleblowing e tutela dei segreti di interesse aziendale ( approfondimento );
Confindustria – Linee guida in materia di Whistleblowing destinate alle aziende consociate;
Cassazione: whistleblowing, se la segnalazione è utilizzata in ambito penale l’autore non può rimanere anonimo;
ANAC – Terzo report annuale sul whistleblowing

Aziende con più di 50 dipendenti o 10 milioni di fatturato, oltre a tutte quelle operanti nei settori ad alto rischio come quello finanziario, dovranno adeguarsi e creare delle procedure interne attraverso le quali veicolare le segnalazione dei whistleblowers al fine di garantire la massima riservatezza dei segnalatori.

Le tutele saranno estese a tutte le persone che gravitano intorno l’azienda. Se ritenuto opportuno potranno essere destinatari di tutele non solo i dipendenti ma anche consulenti esterni, fornitori, volontari, tirocinanti. La protezione sarà estesa anche ai membri della famiglia e ai colleghi degli informatori.

L’Italia si è già dotata di una legge che protegge i whistleblower da misure discriminatorie nei luoghi di lavoro. Per altro è d’obbligo evidenziare come La legge n. 179/2017 riconosce nel pubblico impiego standard di tutela anche più elevati rispetto alla normativa europea di prossima pubblicazione. In attesa, e’ bene ricordare che, risale al 26 settembre scorso, la notizia della prima sanzione irrogata dall’ Autorità Nazionale Anticorruzione nei confronti di un responsabile di provvedimenti ritorsivi nei confronti di un whistleblower (ANAC - delibera n. 782/2019 ).

ACDR