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Cassazione: l’appaltatore subentrante deve motivare la scelta dei lavoratori che decide di mantenere


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Con l’ordinanza n. 18114 del 02.07.2024, la Cassazione afferma che il nuovo appaltatore è sempre tenuto a rispettare i vincoli procedurali, imposti dalla contrattazione collettiva, a garanzia della correttezza e trasparenza dell'operazione di subentro, prevedendo criteri verificabili riguardanti l'intero bacino dei lavoratori per il passaggio del personale già impiegato nell'appalto.

Il fatto affrontato

I lavoratori impugnano giudizialmente il licenziamento loro irrogato al momento della cessazione dell’appalto cui erano adibiti.
A fondamento della propria domanda, i ricorrenti – tra le altre cose – deducono che la nuova aggiudicataria dell'appalto aveva assunto soltanto 271 ex-dipendenti dell’appaltatore uscente, rispetto ai 483 in precedenza impiegati, senza procedere a stilare una graduatoria nazionale e senza considerare la loro maggiore anzianità di servizio rispetto ad altri lavoratori assunti.
La Corte d’Appello rigetta il ricorso, ritenendo che era stata dimostrata da parte della società subentrante la drastica riduzione dei volumi dei servizi oggetto di appalto, con conseguente legittimità dell'assunzione di una parte soltanto dei lavoratori.

L’ordinanza

La Cassazione – nel ribaltare la pronuncia di merito – rileva che, laddove in materia di cambio appalto la contrattazione collettiva imponga vincoli procedurali, di consultazione e informativi, la nuova aggiudicatrice è tenuta a rispettarli a garanzia della correttezza e trasparenza dell'operazione di subentro.

In particolare, continua la sentenza, in presenza di una clausola di tal genere è necessario prevedere criteri (verificabili) riguardanti l'intero bacino dei lavoratori per il passaggio del personale già impiegato nell'appalto, anche tenendo conto delle esigenze dell'azienda subentrante di ridurre o riorganizzare il servizio oggetto di contratto di appalto.

Secondo i Giudici di legittimità, quindi, anche in assenza di un accordo con le OO.SS., è onere della società spiegare i criteri seguiti per la selezione del personale transitato dall'appaltatore uscente a quello subentrante, mediante graduatoria o sistema similare, ma comunque espresso e conoscibile.

Su tali presupposti, la Suprema Corte accoglie il ricorso proposto dai lavoratori, cassando con rinvio l’impugnata pronuncia.

A cura di WST