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Cassazione: lavoro domenicale e risarcimento del danno da usura psico-fisica


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Con la sentenza n. 41889 del 29.12.2021, la Cassazione afferma che nel lavoro a turni, qualora la fruizione del risposo settimanale avvenga oltre il settimo giorno, al dipendente spetta, oltre al riposo compensativo, solo la maggiorazione del compenso prevista dalle parti collettive, ma non anche il risarcimento del danno da usura psico-fisica.

Il fatto affrontato

Due dipendenti comunali ricorrono giudizialmente al fine di ottenere il risarcimento del danno da usura psicofisica derivata dal mancato godimento del riposo dopo sei giorni consecutivi di lavoro.
La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, sul presupposto che per la maggiore gravosità della prestazione svolta, ciclicamente, anche nella giornata di domenica, i ricorrenti avevano ottenuto – oltre al rimborso compensativo – anche un ulteriore compenso.

La sentenza

La Cassazione - confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello - rileva, preliminarmente, che l'art. 36, terzo comma, della Costituzione, garantisce al lavoratore un diritto perfetto ed irrinunciabile al riposo settimanale nel rapporto di un giorno su sei di lavoro, senza però escludere la possibilità di discipline difformi.

In quest’ultima ipotesi, secondo i Giudici di legittimità, devono sussistere situazioni idonee a giustificare un regime eccezionale, che siano previste dalla legge o dal contratto collettivo e siano basate su apprezzabili interessi.
Condizione essenziale è che non siano mai superati i limiti di ragionevolezza sia rispetto alle esigenze particolari della specialità del lavoro, sia rispetto alla tutela della salute del dipendente.

Per la sentenza, può capitare – dunque – che venga richiesta l’esecuzione della prestazione per più di sette giorni consecutivi, ma in tal caso è necessario riconoscere al lavoratore sia il riposo compensativo che un emolumento ulteriore che compensi la maggiore gravosità.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso dei lavoratori e non riconosce loro il risarcimento del danno da usura psico-fisica, ritenendolo dovuto solo in caso di totale soppressione delle giornate di riposo.

A cura di Fieldfisher