Stampa

CNEL – DDL S. 1232: l’istituzione del codice unico dei contratti


icona

Su proposta del CNEL, e’ stato presentato in Senato un disegno di legge per l’istituzione di un codice unico dei contratti collettivi da assegnare al momento del deposito ( DDL S. 1232 ).

La proposta di legge configura il possibile avvio di un’attività di cooperazione inter istituzionale fra INPS e CNEL, volta a creare una base dati contrattuale affidabile, dalla quale svolgere eventuali verifiche su pratiche sleali di dumping contrattuale.

L’assetto funzionale del sistema di relazioni industriali italiane ha ovviamente implicazioni di natura non solo giuridica ma anche sociale ed economica. Ciò rende necessario individuare parametri utili a identificare i contratti nazionali di riferimento che, all’interno di un medesimo settore, fungano da parametro, anche ai fini giudiziali.

In applicazione del noto principio costituzionale di libertà sindacale ( art. 39 ), nel nostro ordinamento è legittima la coesistenza di una molteplicità di CCNL riferiti ad uno stesso settore. Nell’attuale contesto normativo, non è quindi possibile impedire a un’associazione sindacale di autodefinirsi rappresentativa né tantomeno di concludere un accordo nazionale nello stesso settore già coperto da altri accordi di pari livello firmati da organizzazioni concorrenti. Dal canto loro, i datori di lavoro privati non hanno l’obbligo di applicare nella propria azienda un determinato contratto, né esistono regole – come per il settore pubblico - che fissino una soglia di rappresentatività ai fini della contrattazione collettiva nazionale.

Da qui nasce un fenomeno, quello del dumping sociale e contrattuale, basato sulla proliferazione di accordi nazionali stipulati con il solo intento di ricercare condizioni di maggior favore per il datore di lavoro, con condizioni peggiorative per i lavoratori ( cd. contratti pirata ).

Il DDL S. 1232, depositato presso gli uffici del Senato, rappresenta un tentativo di formalizzare quella che gli uffici chiamano “ anagrafe unica CNEL – INPS “, ossia le modalità di raccordo fra i dati acquisiti dall’INPS mediante la denuncia contributiva mensile ( UniEmens ) e la struttura dell’archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro del CNEL , in modo da associare a ciascun codice di contratto il rispettivo campo di applicazione in termini di lavoratori dipendenti coinvolti e, in prospettiva di unità produttive coinvolte. A sua volta, l’INPS utilizzerebbe la numerazione e il relativo archivio condiviso per la propria attività di verifica del rispetto dei minimali contributivi.

Fonte: Senato – DDL S. 1232