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Piattaforme digitali : La saga della direttiva continua. Nuovo accordo dei Ministri del Lavoro UE.


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In data 11 marzo 2024 i ministri del lavoro UE hanno trovato un nuovo accordo tra la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo sulla direttiva relativa alle condizioni di lavoro mediante piattaforma digitale.

Si tratta del terzo compromesso raggiunto su una tematica che si è rivelata particolarmente delicata visto la prima proposta uscita dai negoziati inter-istituzionali nel dicembre 2023, poi affossata dagli Stati membri,  e il secondo testo, molto meno ambizioso rispetto al primo, proposto nel mese di febbraio tradotto in un nulla di fatto per la ferma opposizione di Germania ; Francia ; Grecia e Estonia in sede di Consiglio UE.

All’ennesima bocciatura aveva fatto seguito l’aspra reazione del Parlamento europeo per l’aggressiva attività di lobbying esercitata dai colossi della gig economy grazie a rapporti privilegiati con i leader nazionali.

Ora il Initiates file downloadnuovo compromesso poggia sul nuovo consenso, non privo di riserve, della Grecia e dell’ Estonia. Elemento centrale del nuovo accordo è la presunzione legale che aiuterà a determinare il corretto status occupazionale dei lavoratori della Gig Economy.

Spetterà agli Stati membri – sulla base dei contratti collettivi e della giurisprudenza Ue e non più secondo indici definiti in sede europea – stabilire i fatti che indicano controllo e direzione da parte dei datori di lavoro necessari per far scattare la presunzione di rapporto subordinato. Gli stessi Stati dovranno fornire orientamenti alle piattaforme sulla corretta attuazione della disposizioni contenute nella direttiva considerato che , per alcuni Paesi il percorso per dare seguito alla norma potrebbe risultare più complicato che per altri.

Resta invariata la seconda colonna portante della direttiva a tutela dei lavoratori digitali: l’inversione dell’onere della prova, ossia lo spostamento dal lavoratore alla piattaforma dell’obbligo di fornire le prove per dimostrare che un lavoratore è autonomo.

Ulteriore conferma è quella che riguarda la gestione algoritmica sul posto di lavoro :  l’accordo garantisce che i lavoratori siano debitamente informati sull’uso di sistemi di monitoraggio e di decisione automatizzati riguardanti , tra l’altro, la loro assunzione , le loro condizioni di lavoro e i loro compensi.

 Inoltre, per quanto riguarda le decisione automatizzate , non potranno essere prese senza la supervisione umana. Andranno definite anche forme con cui aggiornare costantemente i lavoratori in merito al funzionamento del meccanismo decisionale e fornire indicazioni sulla possibile revisione dei provvedimenti che possono incidere sul rapporto.

Dal momento dell’adozione della direttiva, gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguare la propria legislazione nazionale e rendere più trasparente la gestione delle risorse umane nell’economia digitale delle piattaforme.