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Cassazione: contratto di lavoro intermittente sempre valido se dipendente ha meno di 25 anni


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Con la sentenza n. 22086 del 24.07.2023, la Cassazione afferma che il contratto di lavoro intermittente può essere validamente stipulato con un dipendente che ha meno di 25 anni di età, a prescindere dalla natura delle prestazioni.

Il fatto affrontato

Il dipendente impugna giudizialmente il contratto di lavoro intermittente stipulato con la società.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, ritenendo sussistente solo il requisito oggettivo (quello della discontinuità dell'attività), ma non anche quello soggettivo dell'età del lavoratore.

La sentenza

La Cassazione - ribaltando quanto stabilito dalla Corte d’Appello - rileva che, ai fini della legittimità del contratto di lavoro intermittente, le due condizioni richieste dalla norma, quella oggettiva circa la discontinuità dell’attività oggetto dell’accordo e quella soggettiva inerente all’età del dipendente, sono tra loro alternative.

Per i Giudici di legittimità, depone in tal senso la formulazione della norma (art. 13 D.Lgs. 81/2015), che prevede che, in ogni caso, sia possibile stipulare un contratto di lavoro intermittente con soggetti che hanno meno di 24 anni (e fino a che ne compiono 25) o più di 55 anni.

Secondo la sentenza, dunque, le due condizioni non sono necessariamente concorrenti e possono legittimare la sottoscrizione di un contratto di lavoro intermittente anche singolarmente e in maniera disgiunta.

Su tali presupposti, la Suprema Corte accoglie il ricorso della società, affermando la legittimità della tipologia contrattuale utilizzata.

A cura di Fieldfisher