Stampa

Cassazione: auto aziendale ad uso promiscuo, si considera nella base di calcolo dell’indennità di preavviso?


icona

Con l’ordinanza n. 20938 del 26.07.2024, la Cassazione afferma che, nella retribuzione utilizzata ai fini del calcolo dell'indennità sostitutiva del preavviso, va inserito anche il valore economico dell’auto aziendale ad uso promiscuo, trattandosi di un emolumento che trova la sua causa tipica e normale nel rapporto di lavoro cui è istituzionalmente connesso.

Il fatto affrontato

Il dirigente ricorre giudizialmente nei confronti della società ex datrice di lavoro per sentir dichiarare la sussistenza della giusta causa delle sue dimissioni.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, riconoscendo al ricorrente l’indennità sostitutiva del preavviso, nella cui base di calcolo è stato inserito anche il valore del benefit auto aziendale per uso promiscuo.

L’ordinanza

La Cassazione – nel confermare la pronuncia di merito – rileva, preliminarmente, che il valore dell'auto aziendale concessa al dipendente, quale beneficio in natura, deve effettivamente rientrare nella base di calcolo dell'indennità sostitutiva del preavviso.

Ciò, continua la sentenza, anche se la concessione dell’autovettura non sia limitata ad un uso strettamente lavorativo, ma possa essere utilizzata dal dipendente per esigenze personali.

Secondo i Giudici di legittimità, infatti, la concessione dell’auto ad uso promiscuo rappresenta il contenuto di un'obbligazione che, anche ove non ricollegabile ad una specifica prestazione, è suscettibile di essere considerata di natura retributiva.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dalla società e conferma la debenza dell’indennità sostitutiva del preavviso come quantificata nell’impugnata pronuncia di merito.

A cura di WST