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Cassazione: licenziamento legittimo in caso di violazione di norme e procedure interne


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Con l’ordinanza n. 6827 del 14.03.2024, la Cassazione afferma che la violazione di norme e procedure interne, qualora esponga la società a danni economici e la renda passibile di sanzioni, legittima il licenziamento.

Il fatto affrontato

Due lavoratori impugnano giudizialmente il licenziamento irrogatogli per aver caricato, su un automezzo destinato ad un cliente, merce di significativo valore commerciale non corrispondente ai documenti di trasporto.
La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, ritenendo provata la responsabilità disciplinare di entrambi i lavoratori per avere operato, per la parte di rispettiva competenza, in maniera gravemente difforme rispetto alla prassi e alle regole aziendali.

L’ordinanza

La Cassazione – nel confermare la pronuncia di merito – rileva, preliminarmente, che non può che ritenersi grave la condotta dei lavoratori che, con il loro comportamento, espongano la società ad un rischio concreto di danno economico, anche in relazione alla comminazione di sanzioni amministrative.

Invero, continua la sentenza, è fondamentale il rispetto delle procedure aziendali e della correttezza nelle operazioni di trasporto, in modo da garantire l’integrità delle operazioni commerciali e da prevenire condotte lesive per l’azienda.

Secondo i Giudici di legittimità, la violazione delle predette procedure, compromettendo l’integrità e la sicurezza delle operazioni aziendali, lede il vincolo fiduciario posto alla base del rapporto di lavoro e legittima il licenziamento.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dai dipendenti e conferma la legittimità dell’impugnata sanzione espulsiva.

A cura di WST