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Tribunale di L’Aquila: illegittima la sospensione del lavoratore inadempiente all’obbligo vaccinale


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Con la sentenza n. 136 del 13.09.2023, il Tribunale di L’Aquila afferma che è illegittima la sospensione irrogata al lavoratore non vaccinato, dal momento che non vi è alcuna evidenza che il vaccino riesca a far evitare il contagio.

Il fatto affrontato

Il lavoratore impugna giudizialmente la sospensione irrogatagli per non aver adempiuto all’obbligo di vaccinazione contro il COVID-19, allo stesso imposto in quanto soggetto ultracinquantenne.

La sentenza

Il Tribunale di L’Aquila rileva, preliminarmente, che la ragione per la quale il legislatore impone che il lavoratore sia vaccinato è che questi, nel luogo di lavoro, non possa essere così fonte di rischio per i colleghi o per i terzi particolarmente esposti.

Tuttavia, secondo il Giudice, l’evidenza scientifica e la comune esperienza fanno assurgere, nel contesto attuale, la contagiosità dei vaccinati come dei non vaccinati, a fatto notorio ai sensi dell’art. 115 c.p.c.

Per la sentenza, ne consegue che, se il lavoratore vaccinato come quello non vaccinato si infetta ed infetta, le due categorie di dipendenti non possono godere di un trattamento diverso sotto il profilo dell’accesso al lavoro.

Su tali presupposti, il Tribunale accoglie il ricorso del lavoratore e riconosce l’illegittimità della sospensione irrogatagli per mancato rispetto dell’obbligo vaccinale.

A cura di Fieldfisher