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Cassazione: il servizio militare è valido per il riconoscimento del punteggio nei concorsi pubblici


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Con l’ordinanza n. 41894 del 29.12.2021, la Cassazione afferma che il periodo di tempo trascorso come militare di leva o richiamato deve essere considerato valido a tutti gli effetti ai fini dell'ammissibilità e della valutazione dei titoli nei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.

Il fatto affrontato

Il lavoratore ricorre giudizialmente per ottenere il riconoscimento del punteggio spettante per il servizio militare di leva, non prestato in costanza di rapporto di lavoro, ai fini dell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente della scuola statale.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, sul presupposto che il servizio militare di leva o per richiamo e il servizio civile sostitutivo devono ritenersi validi a tutti gli effetti.

L’ordinanza

La Cassazione - nel confermare la statuizione della Corte d’Appello - rileva, preliminarmente, che i periodi di effettivo servizio militare, prestati presso le Forze armate, sono valutati nei pubblici concorsi con lo stesso punteggio che le commissioni esaminatrici attribuiscono per le mansioni svolte negli impieghi civili presso enti pubblici.

Per la sentenza, non appare – dunque – condivisibile la censura del Ministero ricorrente, secondo cui il servizio di leva sarebbe valutabile solo se prestato in costanza di servizio di insegnamento.

Secondo i Giudici di legittimità, infatti, il legislatore non limita la portata della valutazione dei periodi di servizio effettivo di leva nei pubblici concorsi, ma specifica soltanto che sono validi anche quelli svolti in pendenza di un rapporto di lavoro.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dal Ministero, confermando il riconoscimento del punteggio per il servizio militare svolto.

A cura di Fieldfisher