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Corte d’Appello di Bari: la prescrizione dei contributi si interrompe con la domanda di condono?


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Con la sentenza del 17.10.2022, la Corte d’Appello di Bari afferma che, per dimostrare l’avvenuta interruzione della prescrizione dei contributi per intervenuta richiesta di condono, l’INPS ha l’onere di produrre in giudizio l’originale della relativa domanda.

Il fatto affrontato

Il Tribunale respinge l'opposizione presentata dalla società avverso l'avviso di addebito con il quale l'INPS le aveva richiesto il pagamento dei contributi riferiti al periodo secondo trimestre 1993 - terzo trimestre 1996.

La sentenza

La società propone appello, deducendo l’infondatezza della motivazione addotta dall’INPS e sposata dal Tribunale, secondo cui la prescrizione dei contributi richiesti non sarebbe intervenuta stante la presentazione di due domande di condono.

Secondo i Giudici, detto motivo è fondato, non risultando provata in atti l'esistenza delle domande di condono, che non può desumersi dalle copie dei versamenti effettuati tramite modello F24.

Per la sentenza, tale assunto risulta avvalorato dalla circostanza che detti versamenti siano stati tempestivamente disconosciuti da parte dell'opponente, ai sensi dell'art. 2712 e 2719 c.c., per la non riconducibilità degli stessi al credito oggetto di giudizio.

Su tali presupposti, la Corte d’Appello di Bari accoglie il ricorso della società e dichiara non dovuti i contributi portati dall’avviso opposto, stante l’intervenuta prescrizione.

A cura di Fieldfisher