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Fondo Nuove Competenze , come funziona ?


Il Fondo Nuove Competenze riapre anche nel 2022 2023, dopo il rifinanziamento di un miliardo di euro arrivato con il Decreto 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro. 

Gestito dall’ANPAL per soddisfare i rinnovati fabbisogni formativi delle aziende nelle aree della transizione ecologica e digitale, il Fondo Nuove Competenze offre ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi.

Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento di politica attiva, finanziato con fondi provenienti dal Fondo Sociale Europeo. Per colmare l’obsolescenza delle competenze, il Fondo, grazie ai contributi dello Stato e del FSE – PON SPAO, gestito da ANPAL, rimborsa, infatti, il costo, comprensivo di contributi previdenziali e assistenziali, dell' orario di lavoro ridotto dall'azienda e destinato alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei propri dipendenti.

Il Fondo Nuove Competenze completa, insieme al programma GOL e al sistema duale, il Piano Nazionale Nuove Competenze nato con il PNRR per riformare il mercato del lavoro italiano. È stato istituito dal Decreto Rilancio e attuato sulla base delle disposizioni del Decreto Interministeriale del 9 ottobre 2020 e del Decreto Interministeriale integrativo del 22 gennaio 2021. Questo fondo è partito da un finanziamento di 730 milioni di euro del 2020, agli altri 700 milioni di euro stanziati dal Governo nel Decreto Fisco, in aggiunta ai fondi del REACT EU. La scadenza per richiedere il contributo nel 2021 era il 31 giugno. 

A giugno 2022, tuttavia, dal momento che moltissime richieste di accesso al Fondo erano rimaste insoddisfatte per poca disponibilità dei fondi, il  commissario straordinario Tangorra con decreto n. 159 del 10 giugno 2022 aveva cambiato le modalità di erogazione per permettere alle aziende ancora in attesa di ottenere almeno un anticipo. Potevano ottenere il 40% di anticipo con fideiussione bancaria o polizza fideiussoria in luogo del 70% inizialmente previsto. 

LE NOVITA' PER IL 2022 : 

Una prima novità riguarda la destinazione delle risorse alla creazione di competenze digitali e green al fine di orientare selettivamente il Fondo Nuove Competenze al conseguimento dei target stabiliti dal PNRR.

Con l'edizione 2022 - 2023 del Fondo Nuove Competenze viene rafforzata la qualità ed efficacia dei programmi formativi, assegnando un nuovo ruolo ai fondi interprofessionali. Quest' ultimi costituiranno il canale di accesso privilegiati mentre per i datori di lavoro che non dispongono dei fondi interprofessionali, la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. 

Per quanto concerne il finanziamento della formazione, il Fondo copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali ( al netto degli eventuali sgravi contributivi ) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione. In caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una  riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%.

Il Fondo Nuove Competenze rimborsa il costo, comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze da parte dei lavoratori. Le agevolazioni previste dal Fondo nuove competenze saranno inoltre cumulabili con quelle previste dai Fondi Interprofessionali, aspetto da non sottovalutare, poiché consentirà alle aziende di formare i propri lavoratori in modo del tutto gratuito.

A secondo delle diverse modalità di accesso al Fondo (con o senza l'intervento dei fondi interprofessionali ) le aziende hanno poi 90 o 120 giorni per il completamento dei percorsi formativi.

MODALITA' DI ACCESSO AL FONDO : 

I datori di lavoro che intendono accedere al Fondo Nuove Competenze devono innanzitutto stipulare degli accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro a livello aziendale o territoriale. 

Gli accordi dovranno essere sottoscritti entro i termini previsti dall’Avviso di volta in volta pubblicato da ANPAL sul proprio sito istituzionale. Dovranno anche indicare : 

  • il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze ; 
  • dovranno individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze, per via d’innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o servizi introdotte in azienda ; 
  • potranno, inoltre, prevedere lo sviluppo di nuove skills con l’obiettivo d’incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di ricollocazione in altre realtà lavorative. 

COME PRESENTARE LA DOMANDA : 

Salvo possibili variazioni previste da ciascun bando pubblicato da ANPAL, la presentazione dell'istanza di accesso al Fondo Nuove Competenze richiede la sottoscrizione da parte del legale rappresentante dell’azienda o da un suo delegato. Ciascun bando ha al suo interno tutta una serie di modelli da allegare la domanda. In ogni caso è necessario allegare l’accordo collettivo; il progetto formativo; l’elenco dei lavoratori coinvolti, con l’indicazione per ciascuno di questi del livello contrattuale e del numero di ore di riduzione dell’orario di lavoro da destinare ai percorsi di sviluppo delle competenze. 

Nel caso di gruppi societari l’istanza potrà essere presentata dalla capogruppo anche per conto delle società controllate. Invece, nel caso in cui le imprese accedano al Fondo Nuove Competenze per il tramite di avvisi su " conto sistema " di un Fondo Paritetico Interprofessionale o tramite il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori, l’istanza potrà essere presentata dal Fondo in nome e per conto delle imprese aderenti. 

Il datore di lavoro che richiederà il contributo, oltre a essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (verifica DURC), dovrà, inoltre, assicurare di non ricevere per il costo del lavoro delle stesse ore altri finanziamenti pubblici.