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Min. Lavoro : Adottato il decreto per il Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei lavoratori ( GOL )


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E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale del 27 dicembre 2021, n. 306, il Decreto 5 novembre 2021 del Ministro del lavoro per l’adozione, di concerto con il Ministro dell’economia, del Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL). 

Il Decreto muove dalla necessità di procedere all’attuazione delle misure di cui al Piano nazionale di ripartenza e resilienza (PNRR), a titolarità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con l’ANPAL, di cui alla Missione M5, componente C1, tipologia «riforma», intervento «1.1 Politiche attive del lavoro e formazione» e interviene dopo che, in data 21 ottobre 2021, è stata perfezionata l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. 

Le risorse complessive sono pari a 4,4 miliardi di euro, cui si aggiungono 600 milioni di euro per il rafforzamento dei Centri per l’impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi) e 600 milioni di euro per il rafforzamento del sistema duale. 

A seguito dall’adozione del Programma nazionale, favorendo la consultazione delle parti sociali, le Regioni e le Province autonome adottano un Piano regionale per l’attuazione dello stesso. 

I Piani sono adottati dalla Regione o Provincia autonoma previa valutazione di coerenza con il Programma nazionale da parte dell’ANPAL, a cui è inviato per l’esame entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto. L’ANPAL si esprime entro trenta giorni dal ricevimento della bozza di Piano. 

Ai fini dell’attuazione degli interventi di cui al Programma GOL, in sede di prima applicazione, è assegnata alle Regioni e alle Province autonome una quota del 20 per cento del totale delle risorse attribuite all’intervento M5C1 «1.1 Politiche attive del lavoro e formazione» del PNRR, pari a 880 milioni di euro. 

In misura proporzionale alle risorse assegnate, in base ad indicatori riportati in allegato al Decreto sono fissati gli obiettivi che le Regioni e le Province autonome si impegnano a raggiungere entro il 31 dicembre 2022. 

Le Regioni e le Province autonome assicurano, tra l’altro, in coerenza con quanto previsto alla sezione «I beneficiari» del Programma GOL, che gli interventi in favore dei percettori di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito per cui sia prevista la condizionalità, siano attivati entro quattro mesi dalla maturazione del diritto alla prestazione economica. 

Le Regioni e le Province autonome assicurano altresì che sia data priorità agli interventi, inclusi quelli che prevedono formazione, in favore delle persone più vulnerabili identificate quali donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani con meno di trenta anni di età, lavoratori con almeno cinquantacinque anni, in maniera da contribuire al raggiungimento dell’obiettivo secondario M5C1-3 secondo il quale le citate categorie rappresentino almeno il 75% del totale di 3 milioni di beneficiari del Programma entro il termine del 2025. 

Nelle more dell’adozione dei Piani regionali, sono assegnate alle Regioni le risorse di cui al Fondo per il potenziamento delle competenze e la riqualificazione professionale. Le risorse sono finalizzate alla realizzazione di progetti formativi rivolti ai lavoratori beneficiari di trattamenti di integrazione salariale per i quali è programmata una riduzione dell’orario di lavoro superiore al 30 per cento, calcolata in un periodo di dodici mesi, nonché ai percettori della NASpI. Le risorse sono ripartite fra le Regioni in base alla media ponderata di particolari indicatori, indicati nel Decreto. 

=> GOL – Garanzia Occupabilità dei Lavoratori ai nastri di partenza

In generale, elemento costitutivo della riforma prospettata con il Programma Gol, da cui dipendono i finanziamenti UE, è la definizione dei milestone e target: 

Milestone 1: entrata in vigore dei decreti interministeriali per l’approvazione di GOL e Piano Nuove Competenze entro il 2021.

Milestone 2: adozione di Piani regionali per la piena attuazione di GOL e raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari complessivi entro il 2022. 

  • Target 1: almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025. Di questi, almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;
  • Target 2: almeno 800 mila dei suindicati 3 milioni dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali;
  • Target 3: almeno l’80% dei CPI in ogni regione entro il 2025 rispetta gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL Con riferimento agli altri investimenti della Componente 1 (Centri per l’impiego e sistema duale);
  • Target 4: almeno 250 CPI hanno completato entro il 2022 il 50% delle attività (escluse le infrastrutturali) previste nel Piano regionale di rafforzamento;
  • Target 5: almeno 500 CPI hanno completato tutte le attività previste nel Piano regionale entro il 2025;
  • Target 6: almeno 135 mila ragazzi/e in più partecipano al Sistema Duale entro il 2025.

Il Programma seguirà 5 diversi percorsi: 

01.Reinserimento lavorativo: per coloro più vicini al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro;

02.Aggiornamento (upskilling): per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;

03.Riqualificazione (reskilling): per lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livelli di qualificazione/EQF rispetto al livello di istruzione;

04. Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza (e prima per il REI);

05. Ricollocazione collettiva: valutazione delle chanches occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi.

Fonte: Min. Lavoro