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Cassazione: il datore non può utilizzare l’a.t.p. per controllare lo stato di salute del dipendente spesso assente


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Con la sentenza n. 16251 del 29.07.2020, la Cassazione afferma l’illegittimità del licenziamento del dipendente, spesso assente, che rifiuta l’accertamento tecnico preventivo sul proprio stato di salute, posto che detto mezzo non può essere utilizzato dal datore per controllare l’effettiva sussistenza della malattia del lavoratore.

Il fatto affrontato

La società, viste le numerose assenze per malattia del dipendente, promuove, dinnanzi al Tribunale, un accertamento tecnico preventivo diretto ad accertare lo stato di salute del medesimo che, costituitosi, si dichiara indisponibile a sottoporsi all’esame.
A seguito di ciò, la società - ritenendo fondati i sospetti circa l’effettiva sussistenza degli episodi morbosi - irroga un licenziamento per giusta causa al lavoratore, che impugna giudizialmente il provvedimento espulsivo.

La sentenza

La Cassazione - confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello - afferma, preliminarmente, che l'a.t.p., previsto dall'art. 445 bis c.p.c., è stato introdotto per deflazionare il contenzioso in materia previdenziale e non per consentire al datore di lavoro di controllare lo stato di salute dei propri dipendenti.

Secondo i Giudici di legittimità, infatti, a tal fine il datore deve seguire le prescrizioni dettate dall’art. 5 dello Statuto dei Lavoratori, secondo cui, da un lato, il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti e, dall’altro, è concesso all’imprenditore di far controllare l’idoneità fisica dei dipendenti da parte di enti pubblici.

Per la sentenza, dunque, la condotta del lavoratore - rifiutatosi di sottoporsi all’esame richiesto dal datore mediante l’a.t.p. - non costituisce violazione degli obblighi di correttezza e buona fede.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso della società, confermando l’illegittimità del licenziamento dalla stessa irrogato.

A cura di Fieldfisher