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Ritenute e appalti: L’appello del mondo produttivo al Ministro Gualtieri


calcolo ritenute
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Il mondo produttivo, rappresentato da ABI, ANCE, Assonime, Confindustria e Rete Imprese per l’Italia, lancia un messaggio di allarme diretto al Ministro Roberto Gualtieri riguardo i nuovi obblighi introdotti dal Decreto Fiscale 2019 ( DL n. 124/2019 ), in materia di ritenute negli appalti “ labour intensive “.

Con una lettera firmata dai vari rappresentanti è stato richiesto il differimento dell’entrata in vigore della disciplina sulle ritenute negli appalti, in vista di un possibile revisione anche soltanto parziale. Sono tanti, forse troppi i profili della nuova disciplina che necessitano di ulteriori chiarimenti.

I nuovi obblighi scaricano sui committenti onerosi doveri di controllo – doveri che dovrebbero essere assolti dall’Amministrazione finanziaria - senza attribuire loro i relativi poteri e, comunque, senza considerare i costi necessari e le energie sottratte al fare impresa.

La paura è che la nuova disciplina possa bloccare l’attività di interi settori, essendo concesso ai committenti, quale unico strumento per non essere sanzionati per violazioni fiscali altrui, il blocco dei pagamenti dei corrispettivi.

Le associazioni rilevano inoltre che il differimento consentirebbe di ottenere un parere dal Garante della privacy sui previsti obblighi di trasmissione al committente di taluni dati personali dei lavoratori impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio e sull’eventuale contrasto con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 sulla protezione dei dati personali. Sarebbe opportuno, infatti, verificare se la nuova disciplina non sia contraria al principio generale di minimizzazione nel trattamento dei dati personali, previsto all’art. 5 del citato Regolamento europeo, a mente del quale i dati personali, oggetto di trattamento, devono essere “limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati”.

[14.02.2020 - Sull' argomento è intervenuta l' Agenzia delle Entrate con la circ. n. 1/E del 12.02.2020 fornendo primi chiarimenti in materia]

Fonte: Confindustria