Giudizio di primo grado

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Cassazione: territorialmente competente il giudice del luogo ove viene consegnato il badge


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Con l’ordinanza n. 6715 del 01.03.2022, la Cassazione afferma che, nelle controversie di lavoro, deve ritenersi territorialmente competente il Tribunale del luogo ove viene consegnato al lavoratore il badge, che equivale al luogo in cui è stato sottoscritto il contratto.

Il fatto affrontato

Il lavoratore conviene in giudizio la società datrice, dinanzi al Tribunale di Milano, per sentirla condannare al pagamento di differenze retributive spettanti a vario titolo.
Il Tribunale di Milano dichiara la propria incompetenza territoriale, ritenendo competente il Tribunale di Napoli, luogo in cui la società ha la sede legale ed in cui deve intendersi concluso il contratto, in seguito al ricevimento presso la direzione amministrativa dell’azienda dell'accettazione della proposta da parte del dipendente.

L’ordinanza

La Cassazione rileva preliminarmente che, in tema di controversie di lavoro, il meccanismo previsto dagli artt. 1326 c.c., comma 1, (secondo il quale il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte) e 1335 c.c. (in base al quale la proposta e l'accettazione si reputano conosciute nel momento in cui giungono all'indirizzo del destinatario) opera solo residualmente.

In particolare, per la sentenza, detto criterio è applicabile nei soli casi in cui difettino elementi per ritenere concluso il contratto di lavoro nel tempo e nel luogo in cui è avvenuta la firma della proposta per accettazione.

Secondo i Giudici di legittimità, dunque, non può ritenersi applicabile al caso di specie, ove la prestazione lavorativa ha avuto inizio, presso la sede aziendale di Milano, lo stesso giorno della conclusione del contratto.

Su tali presupposti, la Suprema Corte accoglie il ricorso e dichiara la competenza per territorio del Tribunale di Milano, in funzione di giudice del lavoro.

A cura di Fieldfisher