Casse e fondi sanitari

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Legge di bilancio 2023: più autonomia per le Casse di previdenza


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La Legge di bilancio 2023 interviene sulla disciplina legislativa dell’attività di investimento delle Casse di previdenza di cui al d.lgs. n. 509/1994 e al d.lgs. n. 103/1996 nonché su altri rilevanti aspetti. 

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In particolare, è l’art. 1, comma 311, della Legge che appronta una nuova normativa di principio, in sostituzione di quella risalente al d.l. n. 98/2011 ( convertito, con modificazioni, dalla l. n. 111/2011). 

Il decreto legge n. 98, nell’affidare al Ministro del lavoro di concerto con il Ministro dell’economia il compito di dettare “… disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interessi e di banca depositaria”, si è a suo tempo rifatto alla normativa pensata per i fondi pensione di secondo pilastro, tanto da prevedere che i due Ministeri avrebbero dovuto procedere “tenendo conto dei principi di cui agli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, e relativa normativa di attuazione …” (articoli, questi, che direttamente riguardano le forme di previdenza complementare, come a tali forme è dedicato Il regolamento n. 166/2014, emanato in attuazione del predetto art. 6 e “recante norme sui criteri e limiti di investimento delle risorse dei fondi pensione e sulle regole in materia di conflitti di interesse”). 

I Ministeri in questione, forse anche per la difficoltà di estendere alle Casse regole previste per figure diverse quali i fondi pensione, non hanno dato seguito al compito loro affidato e, ora, la Legge di bilancio cambia registro. 

La Legge, infatti, circoscrive l'ambito delle disposizioni da definire con decreto ministeriale solo a quelle di indirizzo, demanda a regolamenti interni delle singole Casse la definizione delle disposizioni attuative e, inoltre, sopprime la previsione che le disposizioni del decreto interministeriale siano da adottare tenendo conto dei princìpi posti dalla disciplina relativa ai fondi pensione. 

Più in particolare, Il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e sentita la COVIP, è chiamato ad emanare il decreto entro il termine (ordinatorio) del 30 giugno 2023. 

A loro volta, le Casse, per l'adozione dei regolamenti interni che daranno seguito al decreto interministeriale, avranno a disposizione sei mesi. 

Un’ulteriore novità apportata dalla Legge di bilancio è data dalla previsione secondo cui il decreto interministeriale tratterà, sempre in termini generali e di indirizzo, anche di ” informazione nei confronti degli iscritti, nonché … [di] obblighi relativamente alla governance degli investimenti e alla gestione del rischio” oltre che di … investimento delle risorse finanziarie degli enti di diritto privato di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, di conflitti di interessi e di banca depositaria …”.