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Assegno unico familiare : al via libera la riforma con soluzione ponte


l Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 giugno 2021, ha approvato un Decreto Legge che introduce misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori. 

Nelle more dell’attuazione della Legge delega relativa all’assegno unico familiare, il Decreto ormai prossimo alla pubblicazione introduce misure immediatamente efficaci, di durata temporanea, volte a sostenere la genitorialità. Al contempo, verranno potenziati i vigenti assegni per il nucleo familiare. 

La riforma avverrà in due tempi. Nel periodo tra luglio e dicembre 2021, un assegno temporaneo ( “ assegno ponte ” ) verrà destinato alle famiglie con figli minori che non abbiano diritto ai vigenti assegni per il nucleo familiare. L’“assegno ponte” spetterà ai soli nuclei che non possiedono i requisiti per accedere agli assegni al nucleo familiare già in vigore. Si tratta in sostanza di una platea piuttosto ampia in cui verrebbero ricompresi i lavoratori autonomi, disoccupati e incapienti riconducibili, secondo le stime governative, a 1,8 milioni di famiglie con 2,7 milioni di figli minori al momento non destinatarie di assegni per il nucleo familiare.

La misura provvisoria non cancellerà, almeno per quest’anno le vecchie detrazioni fiscali e le altre misure per la tutela della famiglia. 

Per accedere all’assegno “ponte”, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso di un Isee inferiore a 50.000 euro annui. Inoltre, il richiedente deve rispettare uno dei seguenti requisiti: 

• essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
• essere cittadino di uno Stato non appartenente all’UE, in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
• essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
• essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
• essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

L’assegno viene corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’Isee; in particolare, gli importi risultano decrescenti al crescere del livello dell’Isee. Se nel nucleo sono presenti più di 2 figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30% e per ciascun figlio minore con disabilità, inoltre, gli importi sono maggiorati di 50 euro. Il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. 

Inoltre, sempre a dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, gli importi mensili dell’assegno per il nucleo familiare già in vigore sono maggiorati di 37,50 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a 2 figli, e di 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno 3 figli. 

Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021. L’”assegno ponte” è compatibile con il Reddito di cittadinanza e con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dai Comuni. 

L’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE : 

A regime l'assegno unico familiare, che rappresenta il tassello più importante del Family Act, è concepito come 'universale' in quanto consiste in una quota mensile che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, con un valore maggiorato dal terzo figlio e nel caso di bambini disabili. 

Il sostegno dovrebbe essere composto da una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia. 

L’ importo, nella sua parte variabile, sarà modulato in base all'Isee e diviso in parti uguali tra i genitori. Inoltre, le famiglie in cui sono presenti figli disabili avranno diritto a una maggiorazione che va dal 30% al 50% rispetto all’importo base e verrà riconosciuto un assegno maggiorato anche a favore delle madri under 21.

• Con la Legge di Bilancio 2020 sono stati stanziati 1.044 milioni per il 2021 e 1.244 a partire dal 2022 per il 'Fondo assegno universale e servizi alla famiglia', poi rifinanziato con ulteriori 3 miliardi di euro per l'anno 2021 con la manovra del 31 dicembre scorso ;
• Ulteriori risorse, pari a 15 miliardi circa, da risorse già stanziate per il finanziamento delle misure di sostegno al reddito già in vigore ad oggi ( assegni per il nucleo famigliare ( ANF ), assegno di natalità, premio alla nascita o all'adozione e fondo di sostegno alla natalità ). 

La riforma a pieno regime porterebbe con sè un aumento della spesa per la tutela delle famiglie pari al 40% di quella attuale equivalente a 19 miliardi per il 2021 e 21,6 miliardi per il 2022.