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NADEF 2021 : Riforma organica degli incentivi e ammortizzatori sociali


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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, in data 29 settembre ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021

Come sottolinea il comunicato stampa del Consiglio, la Nota prende atto del miglioramento degli indicatori di crescita e deficit e definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, che avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2022-2024, in stretta coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

La previsione di aumento del prodotto interno lordo (PIL) per l’anno in corso sale al 6%, dal 4,5% previsto nel DEF in aprile, mentre la previsione di indebitamento netto (deficit) scende dall’11,8% del PIL nel DEF al 9,4% della NADEF. Anche la stima per il rapporto debito/PIL è rivista al ribasso rispetto al 159,8% previsto nel DEF; ciò implica una flessione dell’incidenza del debito sul prodotto interno lordo al 153,5% già nel 2021. 

Per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, per il 2022 la NADEF fissa un obiettivo di deficit pari al 5,6% del PIL, che si confronta con un saldo a legislazione vigente pari al 4,4%. La NADEF delinea inoltre una progressiva e significativa riduzione dell’indebitamento netto, che si attesterà al 3,3% del PIL nel 2024. 

Il percorso programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. 

Nella Nota, trova conferma che si interverrà sugli ammortizzatori sociali e sull’alleggerimento del carico fiscale e che sarà possibile gestire ulteriori interventi di sostegno alla crescita economica del Paese. 

In confronto al quadro tendenziale, l’andamento dell’indebitamento netto programmatico è superiore di oltre un punto percentuale di PIL a partire dal 2022. Come risultato del relativo stimolo di bilancio, la crescita del PIL programmatico è pari al 4,7% nel 2022, 2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024. La discesa del rapporto debito/PIL proseguirà per raggiungere il 146,1% nel 2024. 

Nella Nota si dà fra l’altro atto che, nell’ambito della riforma del sistema giudiziario, per i processi del lavoro si è pensato all’unificazione dei riti per i licenziamenti e ad una corsia anticipata per la discussione delle controversie sul tema della reintegrazione del lavoratore sul posto di lavoro. 

Il senso generale della Nota è dato dal Ministro dell’economia nella conclusione della premessa al documento: “In conclusione, il presente documento prospetta uno scenario di crescita dell’economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico. L’intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente più focalizzata sulla riduzione del rapporto debito/PIL. La completa realizzazione del PNRR resta la grande scommessa per i prossimi anni, in un contesto mondiale che è forse il più complesso ed articolato della storia recente. È una scommessa che l’Italia può vincere con la coesione interna, il buon governo e un forte radicamento europeo”

Va ancora evidenziato come a completamento della manovra 2022 – 2024, il Governo dichiara 20 disegni di legge collegati alla prossima Legge di Bilancio. Tra questi in materia di lavoro si segnalano il DDL sulla revisione organica degli incentivi alle imprese e potenziamento, razionalizzazione e semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno e il DDL per l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro oltre al DDL in materia di titoli universitaria abilitanti. A questi si aggiungono il DDL delega per la riforma fiscale, quello per la riforma di giustizia tributaria, per lo sviluppo delle filiere e per favorire l’aggregazione delle imprese, il DDL di revisione del Codice della proprietà industriale nonché il DDL sulla Legge annuale sulla concorrenza 2021. 

Fonte : Consiglio dei Ministri