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Min. Lavoro – Interpello n. 3/2024 : Sicurezza sul lavoro – Linee guida per la formazione con realtà virtuale


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Con l’ interpello n. 3/2024 , iL Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali fornisce indicazioni sull’impiego delle nuove tecnologie come metodo di apprendimento e di verifica finale nei percorso formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro. 

Nell’ istanza, presentata dall’ Università di Siena, si chiede la possibilità di utilizzare come metodo di apprendimento strumenti di realtà virtuale come realtà aumentata e visione immersiva.

Tali strumenti possono rivelarsi utili non solo nella fase di comprensione e acquisizione di nuove competenze ma anche, e soprattutto, in sede di verifica finale con possibili simulazioni dell’attività lavorativa.  

Al momento il TU in materia di salute e sicurezza, e i relativi accordi che definiscono il contenuto della formazione, non contemplano esplicitamente l’utilizzo di tali strumenti ma l’ istante evidenzia che, tra le più recenti misure di contrasto al fenomeno infortunistico, il DL PNRR-bis ha previsto la possibilità, per l’ INAIL , di promuovere appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali finalizzati all’attivazione di progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche ( tra i quali visione immersiva ; realtà aumentata , robotica ; sensoristica e esoscheletri ) per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul  lavoro.

IL PARERE DEL MINISTERO : 

Per quanto concerne la durata , il contenuto e le modalità della formazione, iL D.lgs. 81/2008 prevede la loro definizione mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato , Regioni e Province Autonome.

Nonostante l’aggiornamento atteso per il 30 giugno 2022, l’ accordo attualmente in vigore resta  quello risalente al 21 dicembre 2011, che di fatto fornisce linee guida per le metodologie di insegnamento ritenute dal Ministero valevoli anche in caso di utilizzo di strumenti di realtà virtuale.

Il predetto accordo predilige , infatti, una metodologia basata su approccio interattivo con il docente che mette al centro del percorso il lavoratore richiedendo di  : 

a) garantire un equilibrio tra lezioni frontali, esercitazioni teoriche e pratiche e relative discussioni, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo prefissato per ogni modulo;

b) favorire metodologie di apprendimento interattive ovvero basate sul problem solving, applicate a simulazioni e situazioni di contesto su problematiche specifiche, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione;

c) prevedere dimostrazioni, simulazioni in contesto lavorativo e prove pratiche;

d) favorire, ove possibile, metodologie di apprendimento innovative, anche in modalità e- Learning e con ricorso a linguaggi multimediali, che garantiscano l’impiego di strumenti informatici quali canali di divulgazione dei contenuti formativi, anche ai fini di una migliore conciliazione tra esigenze professionali e esigenze di vita personale dei discenti e dei docenti”.

Soddisfatti tali requisiti, secondo il Ministero, non vi sono cause ostative all’ integrazione di strumenti di realtà virtuale nei percorsi formativi obbligatori in materia di salute e sicurezza.

Fonte : Min. Lavoro