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In arrivo novità per l’apprendistato e stretta per gli stage


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Meno tirocini extracurriculari, più apprendistato e formazione duale. Le prospettive per agevolare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro sembrano muoversi su queste coordinate. 

Il Ministro del Lavoro, il 6 aprile 2022, intervenuto nell'ambito dell’indagine conoscitiva promossa dalla XI Commissione Lavoro al Senato sul tema " gli Strumenti di ingresso nel mercato del lavoro: stage, tirocinio, apprendistato", ha precisato che l’apprendistato dovrà rappresentare presto il contratto principe di formazione e di inserimento nel mercato del lavoro, per un’occupazione giovanile di maggiore qualità. 

Le affermazioni del Ministro Orlando rivelano l’ intenzione di intervenire prossimamente in ottica di semplificazione, maggiore chiarezza e facilità di utilizzo dell’apprendistato. Non mancherà l’ascolto di istanze e suggerimenti segnalati dagli organismi tecnici o tramite consultazioni con le parti sociali. 

Quali saranno questi interventi non è ancora chiaro, ma il Ministro ha dichiarato di aver sviluppato un pacchetto condiviso con Regioni e parti sociali, che spera di presentare a breve. 

La Legge di Bilancio 2022 già si è mossa in questa direzione, con la previsione di misure restrittive per i tirocini extra-curriculari. Tali misure sono il frutto della convinzione che la valorizzazione dell’apprendistato debba passare per un intervento su strumenti in concorrenza, primo tra questi, ma non unico, il tirocinio. 

L’elemento probabilmente più innovativo e al tempo stesso divisivo di queste misure riguarda l’azione sulla platea dei tirocini extracurriculari. Questi dovranno essere circoscritti ai soggetti con maggiore distanza dal mercato del lavoro (in questo senso va intesa la dicitura “difficoltà di inclusione sociale”), e cioè con maggior necessità di formazione professionale. L’importanza di agire sulla platea dei soggetti beneficiari, e non solo sulle imprese ospitanti, deriva dalla constatazione che la limitazione del numero di tirocini in base alle dimensioni di impresa (già presente nelle linee guida del 2017) è stata certamente importante, ma non ha arginato efficacemente i tanti episodi di abuso purtroppo ancora diffusi. 

A sostegno di queste scelte, il Ministro Orlando ha evidenziato come i dati mostrano innanzitutto che i tirocini oggi vengono svolti prevalentemente nei confronti dei soggetti già qualificati, che quindi potrebbero essere assunti con veri contratti. Quello che accade, perciò, è che se il tirocinio può essere attivato per qualunque giovane, si sostituisce un vero contratto di ingresso, come l’apprendistato, con un tirocinio per giovani che spesso e volentieri hanno già le qualifiche per essere assunti. Ciò porta ad un deleterio meccanismo di turnazione degli stagisti che danneggia sia i giovani stessi sia la valorizzazione del capitale umano per il tessuto produttivo. 

Fonte: Min. Lavoro