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Cassazione: lavoratore ha diritto al pagamento delle maggiorazioni per il lavoro effettuato nei giorni festivi od in orario notturno anche senza apposita richiesta


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Con la sentenza n. 5077 del 05.03.2018, la Cassazione afferma che non serve una specifica richiesta da parte del dipendente per ottenere il pagamento del lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi od in orario notturno, trovando tali maggiorazioni fondamento nel principio di proporzionalità della retribuzione, ex art. 36 Cost.

Il fatto affrontato

Il socio accomandante di una s.a.s. ricorre in Cassazione contro la decisione di merito che lo ha condannato, in solido con l’azienda datrice di lavoro, a pagare straordinari e compenso per la reperibilità, seppur tale voce non sia prevista dal CCNL, a favore di una collaboratrice sanitaria, in relazione agli interventi di emergenza dalla stessa effettuati al di fuori dei normali orari di lavoro.
Il ricorrente sostiene, a fondamento della propria domanda, che la dipendente, per ottenere la remunerazione del lavoro notturno o festivo, avrebbe dovuto formulare una specifica richiesta.

La sentenza

La Cassazione, confermando la statuizione della Corte di Appello, afferma che il riconoscimento di una retribuzione maggiorata per le prestazioni connesse agli interventi effettuati nei giorni festivi od in orario notturno è fondato su presupposti di fatto diversi rispetto all’elargizione di una remunerazione per lavoro straordinario e, nel caso di specie, scaturisce dalla particolare modalità di funzionamento dell'attività dello studio medico che rimaneva aperto ventiquattr'ore su ventiquattro.

Il compenso richiesto per lavoro straordinario è destinato, infatti, a remunerare un profilo dell'attività concettualmente diverso da quello destinato a remunerare la prestazione di lavoro notturno o festivo, risultando del tutto ininfluente la circostanza della mancata richiesta per le maggiorazioni collegate a queste ultime prestazioni.

Ciò in quanto l’elargizione di una remunerazione maggiorata per i periodi di lavoro ricadenti nei giorni festivi od in orario notturno, seppur non espressamente prevista dal CCNL, trova fondamento nel principio generale di proporzionalità della retribuzione sancito dall’art. 36 della Costituzione.

Su tali presupposti, la Suprema Corte ha rigettato il ricorso proposto dal socio accomandante della società datrice di lavoro, confermando il riconoscimento in favore della dipendente delle citate maggiorazioni.

A cura di Fieldfisher