Stampa

Cassazione: la quantificazione della retribuzione spettante al lavoratore durante le ferie


icona

Con la sentenza n. 13425 del 17.05.2019, la Cassazione afferma che, nel caso in cui il giudice di merito sia chiamato a verificare l'adeguatezza della retribuzione corrisposta al dipendente nel periodo di ferie, lo stesso deve valutare il rapporto di funzionalità che intercorre tra i vari elementi che compongono lo stipendio complessivo del lavoratore e le mansioni ad esso affidate in ossequio al suo contratto di lavoro.

Il fatto affrontato

Il lavoratore ricorre giudizialmente al fine di sentir dichiarare l’inclusione dell’indennità di navigazione relativa alla tratta dello Stretto di Messina - corrispostagli nei periodi di effettivo svolgimento della prestazione - nella retribuzione riconosciutagli durante la fruizione delle ferie.

La sentenza

La Cassazione, ribaltando quanto stabilito dalla Corte d’Appello, afferma che, il diritto del lavoratore a fruire di un periodo di ferie retribuite rappresenta uno dei cardini sia del diritto interno (art. 36 Cost. ed art. 2109, comma 2, c.c.) che di quello comunitario.
Nello specifico, l'espressione «ferie annuali retribuite», contenuta nell’art. 7 della Direttiva 2003/88/CE, sta a significare che, per tutta la durata delle ferie annuali, deve essere mantenuta la retribuzione ordinaria, in modo che il lavoratore non sia scoraggiato nella fruizione delle ferie dalla previsione di una retribuzione più bassa rispetto ai periodi di lavoro effettivo.

I Giudici di legittimità, richiamando un consolidato orientamento della Corte di Giustizia Europea, affermano che qualsiasi incomodo collegato all'esecuzione delle mansioni che il lavoratore è tenuto ad espletare in forza del suo contratto di lavoro e che viene compensato tramite un importo pecuniario incluso nel calcolo della retribuzione complessiva del dipendente, deve obbligatoriamente essere preso in considerazione ai fini dell'ammontare che spetta allo stesso durante le sue ferie.

Secondo la sentenza, dunque, nel calcolo della retribuzione dovuta in corso di ferie vanno tenuti in considerazione tutti gli elementi ricollegati allo status personale e professionale del lavoratore, mentre vanno esclusi quelli destinati a coprire spese meramente occasionali.

Non avendo, nel caso di specie, la pronuncia d’appello tenuto conto di tale principio in ordine all’indennità di navigazione in esame, la Suprema Corte accoglie il ricorso proposto dal lavoratore, cassando con rinvio la sentenza impugnata.

A cura di Fieldfisher