Stampa

Cassazione: il compenso incentivante è dovuto anche ai lavoratori assunti a tempo determinato


icona

Con l’ordinanza n. 715 del 15.01.2020, la Cassazione afferma che il compenso incentivante - previsto dal CCNL degli Enti Pubblici non Economici e formalmente legato al raggiungimento di determinati obiettivi - in assenza di oggettive ragioni ostative, deve essere riconosciuto anche ai dipendenti assunti con contratto a tempo determinato.

Il fatto affrontato

I lavoratori, assunti sulla base di plurimi contratti a tempo determinato da un Ente Pubblico non Economico, ricorrono giudizialmente al fine di ottenere le somme loro spettanti a titolo di compenso incentivante ex art. 32 del CCNL di settore.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, disattendendo le difese del datore, secondo cui detto incentivo spetterebbe solo ai dipendenti assunti a tempo indeterminato.

L’ordinanza

La Cassazione, confermando la statuizione della Corte d’Appello, afferma che il compenso incentivante previsto dal CCNL degli Enti Pubblici non Economici, legato al raggiungimento di determinati e specifici obbiettivi, non è incompatibile con la natura del rapporto di lavoro a termine.

Secondo i Giudici di legittimità, la sola teorica previsione di programmi ed obiettivi, in assenza di specifiche ed esplicitate ragioni, non costituisce, infatti, elemento idoneo a far ritenere l'inapplicabilità del compenso anche ai lavoratori con rapporto a tempo determinato.

Per la sentenza, ne consegue che la mancata corresponsione dell’incentivo a questa categoria di dipendenti si pone in contrasto con la disciplina contrattuale di settore e con il divieto di discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato sancito dall'art. 6 del D.Lgs. 368/2001, in attuazione della clausola 4, punto 1, dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato oggetto della direttiva n. 99/70/CEE.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso dell’Ente datore, confermando il diritto dei lavoratori a temine a vedersi riconosciuto l’incentivo richiesto.

A cura di Fieldfisher