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Tribunale di Napoli: spetta la qualifica superiore in caso di svolgimento di mansioni specialistiche


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Con la sentenza n. 5086 del 19.10.2022, il Tribunale di Napoli afferma che deve essere riconosciuta la qualifica superiore alla lavoratrice che, oltre alle mansioni proprie del livello di inquadramento, svolge anche compiti richiedenti una spiccata competenza di natura specialistica attinente a ruoli più elevati.

Il fatto affrontato

La lavoratrice ricorre giudizialmente al fine di ottenere il riconoscimento dell’inquadramento superiore rispetto a quello contrattualmente previsto e la condanna della società al pagamento delle relative differenze retributive.

La sentenza

Il Tribunale di Napoli rileva preliminarmente che, ai sensi dell’art. 2103 c.c. (attuale formulazione), deve essere riconosciuto il diritto alla qualifica professionale superiore corrispondente alle mansioni effettivamente esercitate dal lavoratore, in presenza del presupposto dell'esercizio temporaneo delle mansioni superiori protrattosi per un periodo fissato nel contratto collettivo (o, in caso di mancata previsione nel contratto di categoria, per un periodo non superiore ai tre mesi).

Per la sentenza, quindi, l'inquadramento di un lavoratore subordinato sottende sostanzialmente un procedimento logico-giuridico composto da:
1) accertamento in fatto dell'attività lavorativa svolta in concreto;
2) individuazione delle qualifiche e gradi previsti in astratto dal contratto collettivo di categoria;
3) raffronto dei risultati delle suddette fasi, ovvero tra le previsioni normative e le mansioni accertate.

Su tali presupposti – a fronte dello svolgimento di attività contraddistinta da un certo grado di specializzazione da parte della dipendente – il Tribunale di Napoli accoglie il ricorso dalla stessa presentata.

A cura di Fieldfisher