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Cassazione: quali sono le conseguenze penali previste in caso di illecita somministrazione di manodopera?


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Con la sentenza n. 8809 del 04.03.2021, la Cassazione penale afferma che è configurabile il concorso fra la contravvenzione di intermediazione illegale di manodopera ed il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, nel caso di utilizzo di documenti contabili emessi da una società che ha effettuato interposizione illecita di manodopera.

Il fatto affrontato

I legali rappresentanti di una società vengono ritenuti penalmente responsabili per un’attività di illecita somministrazione di manodopera operata in favore di varie imprese del settore turistico e della ristorazione e dissimulata attraverso la stipulazione di fittizi contratti di appalto di servizi, ex art. 29 D.Lgs. 276/2003 e l’emissione delle relative fatture (da considerarsi, quindi, inerenti ad operazioni giuridicamente inesistenti).

La sentenza

La Cassazione – confermando la pronuncia di merito – rileva che, in tema di intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro, la distinzione tra contratto di appalto e quello di somministrazione di manodopera è determinata non solo dalla proprietà dei fattori di produzione, ma anche dalla organizzazione dei mezzi e dalla assunzione effettiva del rischio d'impresa.
In assenza di detti requisiti, si configura una mera fornitura di prestazione lavorativa che, se effettuata da soggetti non autorizzati, è sottoposta alla sanzione penale di cui all'art. 18 del D.Lgs. 276/2003.

Per la sentenza, detta condotta integra astrattamente anche il diverso reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, stante la diversità tra il soggetto emettente la fattura e quello che ha fornito la prestazione.

Secondo i Giudici di legittimità, infatti, la fattura che indica lo svolgimento di una prestazione di servizi nell’ambito di un appalto, ma che cela una somministrazione di manodopera, costituisce un documento inerente ad operazioni che giuridicamente non esistono ed integra, quindi, anche i delitti tributari relativi alle false fatture.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso, confermando la penale responsabilità degli imputati in ordine ad entrambi i diritti loro contestati.

A cura di Fieldfisher