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Cassazione: senza il concorso è nullo il rapporto di lavoro alle dipendenze della società a controllo pubblico


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Con la sentenza n. 2538 del 27.01.2022, la Cassazione afferma che le assunzioni alle dipendenze delle società in house, se avvenute in assenza di un apposito concorso, danno vita a rapporti di lavoro nulli.

Il fatto affrontato

La lavoratrice impugna giudizialmente il licenziamento irrogatole, in quanto la sua assunzione alle dipendenze della società a controllo pubblico comunale era avvenuta senza l’esperimento di un’apposita procedura concorsuale.
La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, ritenendo che la circostanza dedotta ostava alla proseguibilità del rapporto, indipendentemente da qualsiasi valutazione in ordine alla responsabilità della lavoratrice medesima.

La sentenza

La Cassazione - confermando quanto stabilito dalla Corte d’Appello - rileva preliminarmente che, in tema di reclutamento del personale da parte di società a partecipazione pubblica avente ad oggetto la gestione del servizio pubblico locale, l'art. 18 del D.L. 112/2008 ha esteso alle stese le procedure concorsuali e selettive della PA.

Secondo i Giudici di legittimità, l’omissione delle predette procedure comporta la nullità del contratto di lavoro, ai sensi dell'art. 1418, primo comma c.c.

Per la sentenza, ciò prescinde dal fatto che delle irregolarità commesse nella procedura concorsuale abbiano avuto consapevolezza i lavoratori coinvolti, posto che – diversamente ragionando – si finirebbe per porre nel nulla le norme inderogabili poste a tutela degli interessi pubblici.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso della lavoratrice, confermando la legittimità del recesso irrogatole a fronte della nullità del rapporto instaurato con la società in house del Comune.

A cura di Fieldfisher