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Cassazione: gli incentivi all’assunzione non spettano per il dipendente che abbia precedentemente ricoperto la carica di Amministratore Delegato


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Con l'ordinanza n. 9898 del 20.04.2018, Cassazione ha chiarito che l’attività svolta come Amministratore Delegato di una società, in quanto suscettibile di redditività, confligge con il concetto di disoccupazione, costituente presupposto indispensabile per il godimento dei benefici all’assunzione di cui all’art. 8, comma 9, della L. 407/1990.

Il fatto affrontato


In occasione dell’assunzione quale cameriere dell’ex Amministratore Delegato, l’azienda, considerando il lavoratore disoccupato, chiede la possibilità di fruire dei benefici previsti dall’art. 8, comma 9, della L. 407/1990.
L’Inps, di contro, contestando lo stato di disoccupazione del prestatore, in ragione della carica sociale ricoperta, nega il diritto della società alla percezione dei relativi incentivi.

L’ordinanza

La Cassazione, preliminarmente, sottolinea che l’art. 8, comma 9, della l. 407/1990 riconosce il diritto alla percezione dei benefici in questione solo in caso di assunzione di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi od, in alternativa, sospesi dal lavoro per la fruizione del trattamento straordinario di integrazione salariale per un periodo della medesima durata.

I Giudici di legittimità non ritengono, quindi, di poter aderire alla tesi difensiva societaria, secondo cui l’attività di Amministratore Delegato non poteva essere qualificata come lavorativa in senso proprio, in quanto il rapporto di immedesimazione organica tra l’amministrazione e la società di capitali escludeva che le funzioni connesse alla carica fossero riconducibili ad un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.

A giudizio della Corte, infatti, argomentazione dirimente è quella che l’attività di Amministratore Delegato di società di capitali è comunque suscettibile di redditività ed in quanto tale confligge con il concetto di disoccupazione.

Su tali presupposti, la Cassazione respinge il ricorso proposto dall’azienda, ribadendo l’impossibilità per la stessa di accedere ai benefici richiesti per l’assunzione del proprio ex Amministratore.

A cura di Fieldfisher