Stampa

Cassazione: prescrizione decennale per l’azione di risarcimento dei danni da omessa contribuzione


icona

Con la sentenza n. 18661 del 08.09.2020, la Cassazione afferma che il lavoratore può richiedere al datore il risarcimento dei danni subiti a causa dell’omessa contribuzione entro dieci anni, decorrenti dal momento in cui si matura la prescrizione del diritto degli istituti previdenziali al versamento dei contributi omessi.

Il fatto affrontato

Il lavoratore ricorre giudizialmente al fine di chiedere la condanna della società al risarcimento del danno per omessa contribuzione relativa al periodo 01.01.1990 – 16.01.1995.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, rigettando l’eccezione avanzata dall’azienda di intervenuta prescrizione, trovando applicazione il termine lungo decennale.

La sentenza

La Cassazione afferma che l'omissione della contribuzione produce un duplice pregiudizio patrimoniale a carico del lavoratore, consistente, da un lato, nella perdita, totale o parziale, della prestazione previdenziale pensionistica - che si verifica nel momento in cui il prestatore raggiunge l'età pensionabile - e, dall'altro, nella necessità di costituire la provvista necessaria ad ottenere un beneficio economico corrispondente alla pensione, attraverso una previdenza sostitutiva.

Per la sentenza, in tali circostanze, il lavoratore - prima del raggiungimento dell'età pensionabile - può esperire un'azione o di condanna generica al risarcimento del danno da irregolarità contributiva ex art. 2116 c.c. ovvero di mero accertamento dell'omissione contributiva quale comportamento potenzialmente dannoso

Secondo i Giudici di legittimità, dette azioni – essendo inerenti ad una responsabilità contrattuale derivante dalla violazione di una specifica obbligazione imposta dalla legge – sono soggette al termine prescrizionale di dieci anni, ex art. 2946 c.c., decorrente dal momento in cui l'obbligo contributivo sia estinto per prescrizione e quindi, attesa la natura pubblicistica della contribuzione, non più esigibile.

A cura di Fieldfisher