Il Parlamento europeo sta sollecitando la Commissione affinché introduca nuove regole valide per l’intera Unione Europea per contrastare lo sfruttamento nei tirocini. Le richieste intendono fissare alcuni punti fermi, quali:
- garantire una retribuzione adeguata per tutti i tirocini, che copra almeno vitto, alloggio e spese di viaggio;
- stabilire regole chiare sulla durata dei tirocini, sulla remunerazione e sulla protezione sociale;
- promuovere maggior accessibilità ai tirocini per le persone con disabilità e provenienti da contesti vulnerabili.
La necessità di introdurre una regolamentazione più rigorosa deriva dall’importanza che i giovani attribuiscono a questa esperienza formativa, un passaggio essenziale verso il mercato del lavoro. Ben 4 giovani su 5 (78%) hanno svolto almeno un tirocinio e che per 1 ragazzo su 5 (19%) è stata la prima esperienza lavorativa (i dati provengono del sondaggio 2023 di Eurobarometro).
Il Parlamento esorta la Commissione a proporre una legislazione che assicuri la qualità dei tirocini in tutta l'Unione europea. Nella risoluzione adottata recentemente, il Parlamento europeo ha richiesto che siano stabiliti standard minimi di qualità per i tirocini tramite una direttiva, e che l'attuale Quadro di qualità per i tirocini venga aggiornato.
La revisione dovrebbe stabilire nuove norme sulla durata dei tirocini, sulla retribuzione e sull'accesso alla protezione sociale per i tirocinanti, in conformità con le leggi e le prassi nazionali. Inoltre, i tirocini dovrebbero essere adeguatamente retribuiti, garantendo almeno il sostentamento per cibo, alloggio e trasporti, tenendo conto del costo della vita in ciascun Paese dell'Unione europea ed includere profili svantaggiati. La risoluzione, nelle speranze e nelle aspettative del Parlamento europeo, garantirebbe che i posti di lavoro e i tirocini destinati ai giovani rispettino standard di qualità e pongano fine alle pratiche discriminatorie nel diritto al lavoro.