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Tirocini extra curriculari : + 16 % per le attivazioni dei promotori privati e agenzie per il lavoro


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Il quarto Rapporto di Monitoraggio nazionale sui tirocini extracurricolari, realizzato da Anpal in collaborazione con Inapp, analizza le caratteristiche e gli esiti dei tirocini extracurriculari realizzati tra il 2020 e il 2022.

Il tirocinio si configura come uno strumento composito che coniuga una pluralità di obiettivi di sistema con quelli del singolo individuo.

Primo step della formazione on the job, il tirocinio extra-curriculare consente la costruzione di un ponte tra esperienze formative e lavoro. Costituisce uno strumento per la riqualificazione in direzione anche di nuovi percorsi professionali facilitando così l’incrocio domanda-offerta oltre a costituire una misura di inserimento nei luoghi di lavoro di soggetti più fragili o che necessitano di percorsi più articolati di inserimento.

Il rapporto riesamina i contenuti delle Linee Guida sui tirocini a partire dalle prime emanate nel 2013 e poi aggiornate nel 2017 e il loro recepimento nelle regolamentazioni regionali, fino al più recente intervento normativo in tema di tirocini che ha visto circoscrivere la misura hai soli soggetti con difficolta di inclusione sociale (articolo 1, commi 720-726 della Legge di Bilancio 2022).  La disposizione è stata poi sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale che ne ha sentenziato l’incostituzionalità in quanto lesiva della competenza regionale residuale in materi a di formazione professionale.

Il monitoraggio ha evidenziato la resistenza di forti divari territoriali che vedono il 55 per cento dei tirocini realizzato nel settentrione a fronte dell’area del Mezzogiorno dove è stato attivato solo il 27,1 per cento degli stage.

Un ‘ulteriore evidenza che emerge dal monitoraggio ci dice che nel triennio, la quota maggiore di tirocini è stata attivata dai Soggetti autorizzati all’intermediazione (28,4%) e dai Servizi pubblici per l’impiego (27,4%). Adottando una prospettiva temporale assai più ampia, a partire dal 2014, è utile osservare che la presenza in qualità soggetti di promotori dei Servizi pubblici per l’impiego è diminuita di 16 punti percentuali mentre, all’opposto, i Soggetti autorizzati all’intermediazione sono aumentati, nello stesso periodo, da circa il 13% del totale al 29% del 2022.

Per quanto riguarda gli inserimenti lavorativi, trova conferma la prassi secondo cui il tirocinio mostra i suoi maggiori effetti in termini di accesso al mercato del lavoro e trasformazione in rapporto di lavoro nel più breve periodo a ridosso della sua conclusione: se si guarda alla distanza tra la fine dell’esperienza e l’ingresso in occupazione nei 3 mesi successivi, si osserva che quasi il 73% di tutti i rapporti di lavoro tracciati sono stati attivati nei primi 15 giorni dalla fine del tirocinio e il fenomeno è ancora più evidente se si considerano i soli rapporti di lavoro attivati presso lo stesso datore di lavoro che aveva attivato il tirocinio. In questo caso, infatti, l’81,8% dei rapporti di lavoro viene attivato entro il decimo giorno e il 93,1% al trentunesimo giorno.

Più in generale, peraltro, si può osservare che i tassi di inserimento occupazionale crescono via via che diventano più elevate le competenze associate all’esperienza: se, laddove vengano richieste competenze basse si registra un tasso di inserimento pari al 25,2% dopo 1 mese e al 34% dopo 6 mesi, in caso di competenze alte tali valori arrivano fino al 54,3% entro 31 giorni e fino al 65,2% entro 6 mesi. 

I dati elaborati da INAPP, con la collaborazione di ANPAL, sono tratti dal sistema delle comunicazioni obbligatorie gestite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.