Nel comparto della grande distribuzione la corsa alle aperture continuative e domenicali, rese possibili in modo fin troppo facile dalle normative di legge, hanno portato a vedere nel lavoro festivo e domenicale un tema scottante, soprattutto legato alla organizzazione delle disponibilità dei lavoratori, alle turnistiche e ai riposi, alle maggiorazioni.
In Esselunga, colosso della grande distribuzione, la contrattazione aziendale ( Esselunga - Ipotesi di accordo del 10.05.2018 sul lavoro domenicale ) ha di recente invertito la tendenza, costruendo un sistema di regole e tutele più forte rispondendo alle esigenze di una maggiore conciliazione vita lavoro dei dipendenti in un’ottica di incremento della produttività aziendale.
Per i lavoratori assunti con contratti che prevedono di norma la domenica lavorativa sono state aumentate le domeniche di riposo sia per i full time che per i part time verticali, con un contemporaneo aumento delle maggiorazioni festive.
Per i lavoratori invece "vecchi assunti" per i quali la domenica costituisce una prestazione non obbligatoria vengono aumentati week end di riposo a fronte di domeniche prestate. Un ruolo di maggiore protagonismo nella gestione viene affidato alle Rsu.
Viene altresì confermata l’esclusione dalla programmazione del lavoro domenicale di padri e madri di bambini sotto i tre anni e di lavoratori che assistono persone disabili o con patologie gravi e continuative La contrattazione aziendale, in questo caso, riesce a riconsiderare le regole di competitività e a generare maggiore remunerazione e maggiori libertà per i lavoratori interessati, al di là della loro diversa assunzione.
Fonte: OCSEL