Con il provvedimento del 14.09.2023, il Garante della Privacy afferma che risulta illecita la condotta della società che nega ai propri dipendenti l’accesso ai dati inerenti alla loro geolocalizzazione tramite sistema GPS.
Il fatto affrontato
Tre dipendenti presentano un reclamo al Garante della Privacy, a fronte del mancato riscontro della società datrice alle loro istanze di accesso ai dati inerenti alla geolocalizzazione, utilizzati per elaborare i rimborsi chilometrici.
Il provvedimento
Il Garante censura la condotta della società, rea di essersi limitata ad indicare ai dipendenti coinvolti soltanto le modalità e gli scopi per i quali erano stati trattati i dati rinvenuti mediante il GPS.
In particolare, per il provvedimento in commento, detta condotta risulta essere illecita, in quanto la geolocalizzazione dei dipendenti comporta un trattamento di dati personali, che la società è tenuta a fornire ai lavoratori.
Su tali presupposti, l’Autorità ordina alla società di fornire ai reclamanti i dati richiesti.
A cura di Fieldfisher