La proposta di legge, presentata nel 2013, è attualmente in corso di esame presso la Commissione lavoro della Camera.
In base all’articolo 1 della proposta, il pagamento della retribuzione dovrebbe effettuarsi solo tramite istituti bancari o uffici postali utilizzando un bonifico, oppure in contanti ma comunque presso uno sportello bancario o postale, o, ancora, con un assegno emesso dalla banca o dalla posta e consegnato direttamente al lavoratore o a un suo delegato.
Queste disposizioni dovrebbero riguardare non solo i rapporti di lavoro subordinato. Si propone, infatti, di estenderle anche alle collaborazioni e ai contratti di lavoro riguardanti soci di cooperative.
La proposta punta ad introdurre anche il principio secondo cui la firma della busta paga da parte del lavoratore non costituisce prova dell’effettivo pagamento della retribuzione. Nel corso dell’esame, effettuato in sede referente, sono stati già approvati degli emendamenti al testo.