In riferimento al documento “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro”, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione dell’8 aprile 2021, con il presente documento tecnico l’ INAIL definisce la griglia di priorità che darà la precedenza a quelle imprese che impegnano i lavoratori più a rischio di contagiarsi con il COVID-19.
L’avvio delle vaccinazioni in azienda previsto per l’inizio di giugno è ormai prossimo. L’ INAIL procede così con la redazione delle classi di priorità per settore ATECO, redatte sulla base di due distinti criteri di carattere qualitativo e quantitativo per individuare le priorità nell’attuazione dei vari piani aziendali, tenuto conto dell’effettiva disponibilità dei vaccini.
Il criterio quantitativo, operante tra aziende del medesimo sito produttivo o nello stesso territorio, privilegia la capacità di vaccinare numeri consistenti di lavoratori. Il secondo criterio, quello qualitativo, torna utile per definire le priorità, nel rispetto del principio di tutela dei lavoratori a maggior rischio di contagio, nei diversi settori di attività, suddivisi in tre macro-gruppi sulla base della classificazione del rischio, secondo i parametri di esposizione, prossimità e aggregazione contenuti nel documento tecnico stilato dall’ Istituto Nazionale per l’Assicurazione sugli Infortuni sul Lavoro.
I settori più a rischio, in cui risultano occupati oltre 6,8 milioni di lavoratori non immunizzati, includono il commercio al dettaglio, i servizi di ristorazione, il trasporto (terrestre, marittimo e aereo), i servizi per edifici e paesaggi e le industrie alimentari.
Fonte: INAIL