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DL Coesione : Nella bozza previsti nuovi incentivi all’ assunzione


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75 miliardi di euro di cui 43 miliardi provenienti da fondi europei per implementare le politiche di coesione. Sono le risorse stanziate dal DL Coesione approvato dal Consiglio dei Ministri per accelerare tali politiche , con misure di sostegno all’occupazione , riqualificazione dei lavoratori di grandi imprese in crisi e favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. [BOZZA DI DECRETO]

Il Decreto contiene al suo interno un pacchetto di incentivi per nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato favore delle assunzioni di giovani, donne lavoratrici svantaggiate e lavoratori impiegati nella nuova ZES unica Mezzogiorno, la Zona Economica Speciale che dal 1° gennaio 2024 comprende tutti i comuni dei territori delle precedenti ZES nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.  

I quattro incentivi per le assunzioni hanno l’obiettivo di sostenere l’inclusione nel mercato del lavoro, accelerando lo sviluppo occupazionale nel territorio nazionale attraverso la concessione di una decontribuzione totale per chi assume particolari categorie di lavoratori. 

Giovani - Per agevolare l’occupazione giovanile, viene riconosciuto un incentivo sottoforma di esonero contributivo del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un limite massimo di 500 euro mensili e per un periodo di 2 anni. Nel dettaglio, l’azzeramento contributivo sarà riconosciuto per le assunzioni di giovani di età inferiore ai 35 anni, donne e per i disoccupati da almeno 24 mesi, anche over 35, nelle Regioni della ZES unica del Mezzogiorno.  

Donne - Il pacchetto di incentivi riguarda anche le assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate e donne residenti nel Sud Italia. Anche per queste categorie di lavoratrici un’esenzione contributiva totale per la parte di contribuzione a carico dei datori di lavoro, per un massimo di 24 mesi e nel limite massimo di 650 € su base mensile. L’ agevolazione verrà riconosciuta solo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, a prescindere dall’età della neoassunta.  

Bonus ZES - Anche l’incentivo ZES prevede uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 2 anni e nel limite di 650 euro per ciascun lavoratore assunto. Nello specifico, la misura è dedicata alle nuove assunzioni nelle aree della Zona Economica Speciale del Mezzogiorno effettuate dai datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti.  

Riqualificazione personale grandi imprese in crisi – Per gestire le transizioni occupazionali nell’ambito del piano delle politiche attive previsto dal PNRR, in via sperimentale per gli anni 2024 e 2025, per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato lavoratori provenienti da grandi imprese in crisi con organici superiori a 1.000 dipendenti, nelle quali sono in corso trattamenti di integrazione salariale straordinaria da almeno un biennio, è previsto un esonero contributivo totale  della durata di trenta mesi. Lo sgravio contributivo è riconosciuto a condizione che venga assicurato al neo assunto un montate ore di formazione specifica pari a 200.

Riforma fiscale e sostegno ai redditi bassi - Nella stessa seduta il Consiglio dei Ministri ha approvato un ulteriore decreto legislativo, attuativo della Legge delega n. 111/2023 sulla riforma fiscale, di revisione dell’ IRPEF e dell’ IRES. In attesa dell’introduzione delle nuove norme in materia di detassazione della tredicesima mensilità, con il dlgs approvato in via preliminare il 30 aprile, il Governo ha infatti introdotto, per il mese di gennaio 2025, un’indennità temporanea di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti che nel 2024 presentino congiuntamente tre condizioni:

  1. Reddito complessivo non superiore a 28mila euro.
  2. Coniuge o almeno un figlio a carico, oppure essere un nucleo mono-genitoriale con almeno un figlio a carico, laddove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio;
  3. L’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, abbia importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.