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Cassazione: l’inquadramento INAIL deve seguire la classificazione dell’INPS


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Con l’ordinanza n. 28531 del 06.11.2024, la Cassazione afferma che l’INAIL, al fine di procedere con l’inquadramento di un datore di lavoro, è tenuta seguire la classificazione operata dall’INPS.

Il fatto affrontato

La società impugna giudizialmente il provvedimento con cui l’INAIL ha rettificato d’ufficio la posizione della stessa a seguito del diverso inquadramento affidatole dall’INPS.
La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, dichiarando legittimo il provvedimento dell’INAIL.

L’ordinanza

La Cassazione – nel confermare la pronuncia di merito – rileva che la classificazione dei datori di lavoro operata dall'INPS ha effetto a tutti i fini previdenziali ed assistenziali.

Per la sentenza, dunque, l’inquadramento dato dall’INPS incide anche ai fini dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Secondo i Giudici di legittimità, pertanto, correttamente l’INAIL, nel caso di specie, si è adeguata alla decisione dell’Istituto previdenziale.

Su tali presupposti, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dalla società.

A cura di WST