Con la nota n. 9352 del 23.07.2018, l’ANPAL fornisce le istruzioni operative per l’utilizzo dell’applicativo ai fini dell’inoltro della richiesta dell’assegno di ricollocazione ai sensi dell’art. 24-bis del d.lgs. n. 148/2015, introdotto dalla Legge n. 205/2017 (Legge di bilancio 2018 - Politiche attive per i cassa integrati ).
Le indicazioni presenti nella nota in commento rappresentano un’ulteriore specificazione della prassi applicativa prevista con la circolare congiunta ANPAL e Ministero del Lavoro del 8 giugno 2018 ( NOTA BENE: il documento ha ricevuto una differente numerazione. Per ANPAL si tratta della circ. n. 2 del 08.06.2018 mentre per il Ministero trattasi della circ. n. 11 del 07.06.2018 ).
La nota precisa che la domanda deve essere presentata dal lavoratore entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo di ricollocazione. Dal 24 luglio, i lavoratori coinvolti in programmi di ricollocazione, possono effettuare la prenotazione dell’assegno accedendo al seguente indirizzo http://adrcigs.anpal.gov.it, previa registrazione sul portale ANPAL. Le necessarie verifiche verranno effettuate solo allo scadere del termine dei 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo. In caso di esito positivo l’interessato riceverà una comunicazione esclusivamente mediante posta elettronica e solo da quel momento potrà completare la richiesta con ulteriori dati, entro i successivi 30 giorni.
Per quanto riguarda la comunicazione dell’accordo di ricollocazione, a cura del datore di lavoro, la nota in commento va ad integrare quanto riportato con nota n. 7185 del 11.06.2018, concernente le modalità di trasmissione dell’accordo all’ANPAL. Anche in questo caso, per garantire un contingentamento dei tempi, viene stabilito che la comunicazione debba avvenire in un termine di sette giorni decorrenti dalla sua sottoscrizione. In più da ora, oltre all’accordo, il datore di lavoro o il suo intermediario dovranno inviare un prospetto, in formato excel, contenente i dati dei lavoratori coinvolti nel programma di riorganizzazione ovvero di crisi aziendale presentato ai sensi dell’art. 21, c. 2 e 3, del d.lgs. 148/2015.
Fonte: ANPAL