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Tribunale di Palermo: anche i sindacati hanno diritto di ricevere l’informativa sui sistemi automatizzati


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Con l’ordinanza del 03.04.2023, il Tribunale di Palermo afferma che è antisindacale la condotta della società che non comunica alle OO.SS. richiedenti le informazioni sull'utilizzo ed il funzionamento dei sistemi automatizzati previste dal c.d. Decreto Trasparenza.

Il fatto affrontato

Le organizzazioni sindacali propongono ricorso ex art. 28 della L. 300/1970, al fine di sentir dichiarare il carattere antisindacale della condotta tenuta dalla società e consistita, tra le altre cose, nel diniego di comunicare alle OO.SS. le informazioni previste dal D.Lgs. 104/2022 e richieste in data 22.12.2022.

L’ordinanza

Il Tribunale di Palermo rileva, preliminarmente, che il c.d. Decreto Trasparenza, all’art. 1 bis, prevede che “Il datore di lavoro o il committente pubblico e privato è tenuto a informare il lavoratore dell'utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati deputati a fornire indicazioni rilevanti ai fini della assunzione o del conferimento dell'incarico, della gestione o della cessazione del rapporto di lavoro, dell'assegnazione di compiti o mansioni nonché indicazioni incidenti sulla sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l'adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori”.

Per la sentenza, dal momento che la legittimazione attiva alla richiesta di dette informazioni compete non soltanto al lavoratore ma anche alle RSA, RSU o alle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, il relativo diniego limita e compromette l’attività sindacale.

Nello specifico, il Giudice rileva che onere della società è quello di fornire le misure di controllo delle decisioni automatizzate (promozioni o disattivazione dell'account in base al tasso di rifiuti o di cancellazioni di consegne da parte del rider o di feedback negativi) e gli eventuali processi di correzione, nonché il livello di accuratezza, robustezza e cybersicurezza dei sistemi automatizzati.

Su tali presupposti, il Tribunale di Palermo accoglie – sul punto – il ricorso e condanna la società a fornire le informazioni richieste dall’organizzazione sindacale, con la precisazione che tale adempimento si cumula (e non esclude) l'obbligo di fornire analoghe informazioni a ciascun lavoratore.

A cura di Fieldfisher