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Regione Lazio – Proposta di legge tutela raiders e lavoratori digitali


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E’ notizia di ieri l'approvazione da parte della Giunta Regione Lazio  della proposta di legge  “ Norme per la tutela e la sicurezza dei lavoratori digitali “. Ora il testo arriverà alla Commissione per passare successivamente all’Aula consiliare.

La questione “raiders”, di stretta attualità dopo la sentenza Foodora di Torino  e la Carta dei diritti fondamentali del lavoratore digitale urbano di Bologna, ha visto tra i primi atti del neo-Ministro Di Maio l’apertura di un tavolo presso il Ministero con l’intento di spronare le parti sociali a regolamentare autonomamente la questione “raiders”. L’iniziativa ministeriale si è per il momento conclusa con un niente di fatto e con una proposta di legge rimasta nel cassetto del Ministro, pronta ad essere presentata laddove dal dibattito non dovesse scaturire l'autoregolamentazione. La Regione Lazio si è spinta più avanti, forse invadendo le competenze del Parlamento nazionale.

Il buon proposito della Giunta è quello di garantire ai lavoratori e ai loro rappresentanti, ma anche alle aziende, relazioni industriali basate sulla contrattazione e non più solamente sull’algoritmo che, nella maggior parte dei casi, è l’unico rapporto che i “riders” hanno con le piattaforme.

Va precisato fin da subito che la legge non affronta la spinosa questione della natura del rapporto ma riconosce al lavoratore digitale:

  • Tutela della salute e della sicurezza (art. 3): Viene riconosciuta, a carico della piattaforma l’assicurazione contro gli infortuni, malattia professionale e danni a terzi. Garantita la manutenzione dei mezzi di lavoro e un adeguata formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
  • Tutela assistenziale e previdenziale (art. 4): A carico della piattaforma l’assicurazione maternità e paternità.
  • Compenso (art. 5): aspetto sul quale si rimanda alla contrattazione collettiva, partendo però dalla base del rifiuto del compenso a cottimo e della ricerca di retribuzione su base oraria.
  • Obbligo di formazione e informazione (art. 6): La piattaforma provvede alla formazione e offre chiarezza e trasparenza su tutte le condizioni contrattuali e lavorative.

La legge significa anche opportunità per le imprese. Uno stanziamento di 2 milioni di euro negli anni 2019/2020 sarà destinato al finanziamento della formazione al lavoratore su salute e sicurezza e l’erogazione di forme di tutela integrative di natura previdenziale e assistenziale.

In più, nel corso del 2018, verrà stanziata una spesa di 100.000 euro per la realizzazione di un portale dove dovranno iscriversi lavoratori e aziende per maturare il diritto ai contributi messi a disposizione della Regione. Infine con l’istituzione della Consulta dell’economia digitale verrà fatto un costante monitoraggio del tema con un continuo aggiornamento sulla legge.

A cura della Redazione