Casse e fondi sanitari

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COVIP – Politiche di investimento delle Casse Professionali – Quadro di sintesi


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In data 18 ottobre 2018, la COVIP ha presentato un interessante report sulle politiche di investimento delle Casse Professionali, con dati aggiornati al 31 dicembre 2017.

Il documento può rappresentare un riferimento informativo utile alla definizione di decisioni in materia di regolazione e di vigilanza di un settore cruciale per l’economia italiana. Le risorse complessive impiegate equivalgono a 85,3 miliardi di euro, con un aumento rispetto al 2016 di 5,3 miliardi ( circa il 6,6% in più). Dal 2011 al 2017, le attività sono cresciute complessivamente del 53,2% ( da 55,7% a 85,3 miliardi di euro ).

LA FRAMMENTAZIONE DEL QUADRO REGOLATORIO:

Parlando innanzitutto di fonti normative, è l’articolo 14 del Decreto legge 98/2011 ad attribuire alla COVIP la funzione di vigilanza sugli investimenti delle risorse finanziarie e sulla composizione del patrimonio degli Enti previdenziali ex Decreto lgs. 509/1994 e Decreto Lgs. 103/1996 (di seguito, per semplicità, Casse), delegando ad un successivo decreto la disciplina in materia di investimento delle risorse finanziarie, di conflitti di interessi e di depositario delle Casse.

Di fatto il regolamento non ha mai concluso il suo iter di approvazione. Nel frattempo le Casse, per definire i propri assetti regolamentari e adeguarli alle proprie platee di riferimento, si sono ispirate alla disciplina della previdenza complementare, soprattutto per quanto riguarda il processo di attuazione delle politiche di investimento ( delibera COVIP del il 16 marzo 2012 ) e le norme in materia di conflitto d’interesse ( DM Tesoro n. 703/1996 e successivamente nel DM Economia n. 166/2014 ).

Tutto questo ha reso il quadro regolatorio frammentato con conseguente poca chiarezza, incongruenza e duplicazioni delle discipline interne.

La sezione 1, del report qui allegato, illustra le risorse del settore, evidenziandone anche l’evoluzione nel tempo e la distribuzione tra le diverse Casse. La sezione 2 dà conto della composizione dell’attivo, documentando sia il peso delle diverse componenti nell’aggregato sia la loro variabilità tra Casse. La sezione 3 si concentra sugli investimenti delle Casse nell’economia italiana, anche nel confronto con la previdenza complementare. La sezione 4 documenta la rilevanza quantitativa delle diverse modalità di gestione, mentre agli assetti regolamentari ed organizzativi è dedicata la sezione 5. Di seguito una breve sintesi

LA COMPOSIZIONE DELL'ATTIVO

Gli investimenti immobiliari, 19,4 miliardi di euro (19,1 nel 2016), si sono ridotti in percentuale dell’attivo (22,7% contro il 23,8 del 2016); tra le diverse componenti, l’incidenza delle quote di fondi immobiliari (pari al 16,1%) è in leggero aumento, mentre diminuisce quella degli immobili detenuti direttamente (dal 7,3 al 6%). Con riguardo alla ripartizione delle attività tra le diverse componenti mobiliari:

  • Gli investimenti in titoli di debito, 31,2 miliardi (27,9 nel 2016) costituiscono il 36,6% dell’attivo, registrando un aumento di 1,7 punti percentuali rispetto al 2016; tra le diverse componenti, gli investimenti diretti complessivamente scendono passando dal 24,4 al 22,4%, ma aumenta dal 10,5 al 14,3% la componente obbligazionaria negli OICVM (Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari);
  • Gli investimenti in titoli di capitale, 14,8 miliardi di euro (13,3 nel 2016) formano il 17,3% dell’attivo (16,6 nel 2016); tra le diverse componenti, restano sostanzialmente stabili gli investimenti diretti, mentre si registra un aumento dal 7 al 7,8% della componente azionaria negli OICVM.

LE SCELTE DI INVESTIMENTO IN RAFFRONTO AI FONDI PENSIONE 

Il Presidente della COVIP ha inoltre fornito un quadro degli investimenti nell’economia italiana, anche in chiave comparativa rispetto ai Fondi pensione. Gli investimenti domestici delle Casse ammontano a 34,4 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici si attestano a 36,9 miliardi. I Fondi pensione hanno investito nell’economia italiana 38,3 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici ammontano a 79,5 miliardi. Considerando le attività al netto di liquidità, polizze assicurative e altre attività (soprattutto formate da crediti contributivi), l’incidenza della componente domestica è pari al 48,2% per le Casse e al 32,5% per i Fondi pensione. Per le Casse, nell’ambito degli investimenti domestici sono predominanti gli investimenti immobiliari, mentre per i Fondi pensione la componente più rilevante è costituita dai titoli di Stato.

Fonte: COVIP