Dopo gli interventi dell’ INPS e dell’ ISTAT, presso la XI° Commissione Lavoro del Senato si è tenuta l’audizione della Corte dei Conti. Come ben si può immaginare le riflessioni della Corte sulla disciplina del Reddito di Cittadinanza e Quota 100, dettata attraverso ilDL 28 gennaio 2019, n. 4, riguardano in primo luogo la tenuta dei conti.
La Corte rileva come le misure attuate dal decreto abbiano un impatto rilevante sia in termini di deficit e di debito pubblico dei prossimi tre anni ( una cifra equivalente a 17 miliardi ), sia per quanto riguarda la crescita del debito pensionistico implicito ( si vedano i dati riporti nell’audizione INPS ). Sarà quindi auspicabile un attento monitoraggio degli andamenti di spesa per non creare squilibri nel bilancio statale.
Perplessità destano poi le previsioni secondo le quali l’uscita anticipata dal lavoro, garantita da “ quota 100, darebbero adito a meccanismi di sostituzione dei pensionati. Secondo la Corte dei Conti, meccanismi di questo genere non sembrano trovare un riscontro negli studi sulla possibile relazione tra l’età di uscita dal mondo di lavoro e il tasso di occupazione giovanile.
Fonte: Corte dei Conti