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ISTAT – Audizione in Commissione Senato sul Reddito di cittadinanza


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Continuano le audizioni presso la IX Commissione Lavoro Pubblico e Privato e Previdenza Sociale del Senato della Repubblica, nell’ambito dei lavori parlamentari per la conversione del DL 28 gennaio 2019, n. 4 recante “ disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”.

Questa volta è il turno dell’ ISTAT che, attraverso l’audizione del Direttore del Dipartimento per la Produzione Statistica Roberto Monducci, intende offrire un contributo conoscitivo utile in previsione di eventuali modifiche sulla base anche di quanto riportato nell'allegato tecnico alla memoria contenente le stime riguardanti le platee di beneficiari del reddito di cittadinanza. 

Ricorrendo alle proprie rilevazioni statistiche, l'ISTAT pone in evidenza come la misura sia principalmente rivolta ai single vista la distinzione fra proprietari di immobile e inquilini e, sopratutto, vista la nuova scala di equivalenza, diversa da quella dell'ISEE, caratterizzata da coefficienti che determinano l'attenuazione dell'impatto della maggiore dimensione familiare sulla determinazione dell'importo del Reddito di cittadinanza.  

L’Istituto suggerisce una modifica all’art. 4, comma 8°, lett. b), punto 2), del DL 28 gennaio 2019, n. 4 nella parte in cui si fa riferimento alla “ricerca attiva di lavoro”, chiedendo che venga evidenziato già nella norma la necessità per il beneficiario di consultare quotidianamente la piattaforma digitale prevista quale supporto alla ricerca di nuove offerte di lavoro.

Inoltre, viene fatto presente che, nella formulazione attuale dell’art. 4, l’erogazione del beneficio è condizionata alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e, successivamente, allo svolgimento di concrete azioni di ricerca di un impiego secondo le modalità specificate nel Patto per il Lavoro. Queste condizioni necessitano di ulteriori specificazioni per consentire un elevato livello di coerenza degli indici statistici e, quindi, di attendibilità del monitoraggio.

Infatti, secondo la definizione EUROSTAT, deve ritenersi disoccupato colui che in cerca di un occupazione presenta congiuntamente le seguenti condizioni:

1. non essere occupato ( è occupato chi nella settimana di indagine ha svolto almeno un‘ora di lavoro retribuito );
2. aver cercato attivamente lavoro nelle ultime 4 settimane;
3. essere disponibile a iniziare un lavoro entro due settimane dalla settimana di indagine.

In questo ambito, dunque, la consultazione della piattaforma per la ricerca di un impiego identifica un’azione ulteriore rispetto a quanto già rilevato nell’alveo della statistica ufficiale al punto 2, ma solo nelle ipotesi in cui tale piattaforma venga utilizzata per cercare un lavoro, non anche nelle ipotesi in cui ci si rivolge alla stessa per cercare opportunità di formazione.

Poter distinguere operativamente fra le due distinte ipotesi potrebbe risultare essenziale per assicurare la confrontabilità e la coerenza dei dati e di conseguenza l’efficacia del monitoraggio.

 

Fonte: ISTAT