Stampa

Decontribuzione Sud prorogata fino al 31 dicembre 2023.


La Commissione europea ha approvato, con decisione del 6 dicembre 2022, la richiesta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di autorizzare l'estensione per ulteriori 12 mesi della durata dell'esonero contributivo per sostenere le imprese dell'Italia Meridionale nel contesto della guerra con l'Ucraina, nonché di aumentare il budget di 5,7 milioni di euro e i massimali per impresa fino a 2 milioni.

L'incentivo è stato introdotto dal decreto Agosto (dl n. 104/2020) a favore dei datori di lavoro privati, eccetto agricoli e domestici. L'incentivo opera sui rapporti di lavoro attivi nelle regioni Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia, anche per i datori di lavoro con sede legale in altre regioni, ma aventi sede operativa e lavoratori occupati nelle aree agevolate. Oltre ai datori di lavoro pubblici, sono fuori le imprese del settore finanziario. La legge Bilancio 2021 ha rimodulato le misure: 30% negli anni 2021/2025; 20% negli anni 2026/2027; 10% nel biennio 2028/2029. Il bonus non ha un limite individuale di importo; pertanto, trova applicazione sulla contribuzione del datore di lavoro, senza individuazione di un tetto massimo mensile.

L'esonero non ha natura d'incentivo all'assunzione e, pertanto, non è soggetto al rispetto dei principi generali in materia di incentivi all'occupazione (art. 31 dlgs 150/2015). Tuttavia, poiché è un bonus contributivo, è subordinato al rispetto di quanto previsto all'art. 1, comma 1175, della legge 296/2006: regolarità con la normativa sul Durc; assenza di violazioni in materia di sicurezza del lavoro; rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali. 

Ulteriori condizioni che i datori di lavoro devono rispettare si riferiscono al quadro temporaneo di crisi per misure di aiuti a sostegno dell'economia a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina, il quale prevede che, in caso di autorizzazione dalla commissione UE , le agevolazioni sono considerati aiuti di stato compatibili con il mercato Ue purché l'importo massimo complessivo non superi :

- 35.000 euro per impresa operante nella produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell'acquacoltura;

- 400.000 euro per le imprese in tutti gli altri settori. Tale massimale, si legge nel comunicato del ministero, è stato innalzato a 2 milioni di euro per il prossimo anno 2023.