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Decontribuzione Sud , autorizzazione confermata fino al 30 giugno


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La Commissione europea ha accolto la richiesta del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di prolungare di sei mesi e, quindi, fino al 30 giugno 2024, l’autorizzazione all’utilizzo della misura agevolativa “Decontribuzione Sud” a favore dei datori di lavoro del Mezzogiorno.

 Configurandosi come aiuto di Stato, infatti, la decontribuzione sud ha bisogno dell’autorizzazione della Commissione europea per la sua applicazione e fruizione benché sia stata prevista fino al 2029. 

Il bonus è stato introdotto dalla legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 161 e seguenti, legge n. 178/2020) per contenere il perdurare della crisi occupazionale determinata dall’emergenza da Covid-19 nelle aree della Penisola caratterizzate da grave situazione di disagio socio-economico. Nel dettaglio, rientrano nel beneficio, le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. 

L’agevolazione consiste in un taglio del 30% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro con sede in uno dei territori del Mezzogiorno interessati. La misura del bonus scende al 20% dei contributi per gli anni 2026 e 2027, al 10% per il 2028 e 2029. Sono esclusi i premi e contributi diretti all’Inail. 

Lo sconto contributivo è applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati che instaurandi, diversi dal lavoro agricolo e domestico e da quelli espressamente esclusi dalla norma di riferimento, purché sia rispettato il requisito geografico della sede di lavoro. 

Fonte: Min. Lavoro