Nelle prime due settimane dell'anno sono stati depositati presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 215 contratti che prevedono premi di produttività, 25 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre i 105.080 contratti complessivamente depositati al 15 gennaio 2025 superano del 14,3% i 91.940 dello scorso anno. Un trend sostenuto dalla tassazione agevolata al 5% dei premi di risultato, confermata anche dalla legge di Bilancio 2025.
Il Report è ricavato dalla procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali, che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attivato a seguito del decreto interministeriale del 25 marzo 2016 relativo alla detassazione dei premi di produttività, per monitorare la diffusione della misura e i contratti "attivi".
Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per sede legale, delle aziende che hanno depositato le 105.080 dichiarazioni, ritroviamo che il 74% è concentrato al Nord, il 17% al Centro e il 9% al Sud. Se però si restringe lo sguardo ai contratti tuttora attivi la quota del Sud sale all'11%, con il Nord al 72% Nord e il Centro al 17%.
L'analisi per settore di attività economica evidenzia che il 62% delle dichiarazioni complessive si riferisce ai Servizi, seguiti dall'Industria, al 37%, e infine dall’Agricoltura, con l'1%. Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale otteniamo che il 49% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 36% ha un numero di dipendenti maggiore o uguale a 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99.
Dei 10.617 depositi relativi a contratti tuttora attivi, 8.556 sono riferiti a contratti aziendali e 2.061 a contratti territoriali. Inoltre, 8.621 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 6.853 di redditività, 5.528 di qualità, mentre 1.148 prevedono un piano di partecipazione e 6.542 prevedono misure di welfare aziendale.
A seguito della pubblicazione del decreto interministeriale del 12 settembre 2017, è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali la decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti.
Alla data del 15 gennaio 2025 sono state compilate 6.432 dichiarazioni, di cui 4.500 corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 1.932 corrispondenti a depositi validi solo ai fini della decontribuzione. Degli 895 depositi relativi a contratti tuttora “attivi”, 440 corrispondono a depositi validi anche ai fini della detassazione e 455 a depositi validi solo ai fini della decontribuzione.
Il report riporta anche i dati relativi alla diffusione del credito d'imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0, che in base al decreto interministeriale del 4 maggio 2018 è possibile indicare all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali.
Alla data del 15 gennaio sono stati depositati 4.621 contratti. La percentuale maggiore, pari al 40%, è concentrata al Nord, il 26% al Centro e il 34% al Sud, dove emergono i dati della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Tra i settori spiccano i Servizi (60%), seguiti da Industria (39%) e Agricoltura (1%).
Fonte: Min. Lavoro